Il progetto Polis di Poste Italiane. La situazione in Alto Adige
Il progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, nato dalla collaborazione tra Poste Italiane e il Ministero dello Sviluppo Economico, è dedicato ai servizi della pubblica amministrazione per i cittadini e le cittadine che vivono nelle aree più remote e nei piccoli centri abitati. L’iniziativa, concepita diversi anni fa, ha l’obiettivo ambizioso di abbattere il digital divide e di armonizzare le differenze economiche e sociali che caratterizzano le varie regioni d’Italia, portando i servizi pubblici a portata di tutti.
Uno degli aspetti più innovativi del progetto Polis è la trasformazione degli uffici postali in punti avanzati della pubblica amministrazione. In molti piccoli paesi italiani, dove spesso mancano gli uffici comunali, gli uffici postali diventano un canale fondamentale per l’erogazione di servizi essenziali.
Anche in Alto Adige, il progetto Polis sta prendendo forma con l’attivazione dei nuovi servizi in 103 uffici postali situati in altrettanti comuni con meno di 15.000 abitanti. In una provincia dove il 79% dei comuni rientra in questa categoria, il progetto riveste un’importanza particolare. Ad oggi, 38 interventi di ristrutturazione e ammodernamento degli uffici postali in Alto Adige sono già stati completati. Questi interventi non si limitano all’installazione di nuovi servizi, ma comprendono anche un rifacimento strutturale e funzionale degli spazi: gli uffici postali cambiano volto, con nuovi colori, layout più moderni e accessibili, linee di connessione potenziate e postazioni comode per le operazioni più lunghe, pensate in particolare per anziani e disabili.
Nei 103 sportelli unici dell’Alto Adige, i cittadini potranno richiedere una vasta gamma di servizi: dai certificati pensionistici (come il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello OBIS M), ai certificati giudiziari, anagrafici e di stato civile. Questi servizi si aggiungono a quelli tradizionalmente offerti dalle Poste, trasformando gli uffici in veri e propri sportelli unici per la pubblica amministrazione.
Tra gli obiettivi che il progetto si è predisposto c’è il servizio per i passaporti, attualmente disponibile solo in alcune città selezionate come Bologna, Verona e Cagliari. Ma quando sarà esteso anche alla Provincia di Bolzano? La risposta, purtroppo, non è immediata, ma ci sono importanti aggiornamenti sul tema che fanno ben sperare per il futuro. In Alto Adige, il servizio non è ancora attivo proprio a causa della natura graduale del piano di implementazione. Tuttavia, l’attesa non dovrebbe protrarsi ancora a lungo. Le prossime tappe del piano di attivazione vedranno protagoniste le città di Roma, Milano e Napoli, a partire già dai primi giorni di settembre. L’attivazione del servizio permetterà di snellire le procedure e ridurre i tempi di attesa per il rilascio dei passaporti, venendo incontro alle esigenze di una popolazione sempre più dinamica e in movimento.
Un’altra delle innovazioni più significative introdotte dal progetto Polis è l’installazione di totem self-service in molti degli uffici postali, tra cui quello di Chiusa, già operativo. Questi dispositivi consentono ai cittadini di accedere ai servizi in modalità digitale, con la possibilità di stampare certificati anagrafici e, in futuro, di usufruire di un numero crescente di servizi senza l’assistenza di un operatore. I totem rappresentano una soluzione particolarmente vantaggiosa per chi ha bisogno di flessibilità: possono essere utilizzati 24 ore su 24, 7 giorni su 7, permettendo di accedere ai servizi anche al di fuori degli orari di apertura degli uffici. Questo è un cambiamento rilevante, soprattutto per chi vive in zone remote o per chi lavora e non può recarsi negli uffici durante l’orario lavorativo. Con i totem dunque, non sarà più necessario prendere tempo libero o percorrere lunghe distanze per ottenere documenti essenziali.
Entro la fine del 2026, tutti i 103 uffici postali della provincia di Bolzano coinvolti nel progetto saranno completamente operativi, offrendo ai cittadini un accesso semplificato e continuo alla pubblica amministrazione indipendentemente dalla loro localizzazione.
Sportelli unici di Chiusa. Foto courtesy Poste Italiane.
Il progetto Polis mira, infine, a creare una rete diffusa di spazi di co-working, moderni e digitalizzati, accessibili a imprese, liberi professionisti, studenti e start-up. L’iniziativa è parte di un ampio sforzo di Poste Italiane per sostenere la coesione economica, sociale e territoriale del Paese, riqualificando 250 immobili di proprietà di Poste Italiane che offriranno oltre 5.000 postazioni di lavoro attrezzate in tutta Italia, aperte 24 ore su 24, con sale riunioni, aree per eventi e formazione, il tutto dotato di connessione a banda larga e servizi completi come pulizia, manutenzione e utenze. Anche Bolzano è protagonista e a breve vedrà l’edificio di piazza Parrocchia ospitare nuovi spazi di co-working: un’opportunità importante per diversi segmenti della popolazione. Le imprese e i professionisti potranno gestire in modo flessibile la propria domanda di spazi di lavoro, in un contesto di costi crescenti legati all’inflazione e al caro energia. Anche i giovani e le start-up potranno beneficiare di questi ambienti, utilizzandoli in modalità condivisa a costi conformi al resto d’Italia per avviare nuove iniziative di business.
Immagine in apertura: Sportelli di Chiusa. Foto courtesy Poste Italiane
Chiara Caobelli