La zanzara tigre depone le uova nell’immediata vicinanza d’acqua stagnante. Dopo la schiusa delle uova, le larve si dirigono verso l’acqua per nutrirsi e svilupparsi attraverso vari stadi fino alla zanzara adulta. Nel suo territorio originale la zanzara tigre utilizza piccolissime raccolte d’acqua in ascelle fogliari, in cavità di tronchi o sulle rocce. Nell’area urbana la zanzara tigre trova tanti contenitori riempiti con acqua e non è schizzinosa. Un sottovaso, un secchio, un tombino – se c’è l’acqua rappresentano ambienti ideali per le larve della zanzara tigre. Perciò piccolissime quantità d’acqua possono trasformarsi in focolai di diffusione.
Evitiamo tutti i ristagni d’acqua all’aperto!
Che si tratti di balconi, cortili, giardini, orti, cimiteri o parchi, da aprile ad ottobre bisogna evitare assolutamente ogni ristagno d’acqua all’aperto! In primavera singoli individui di zanzara tigre in genere passano inosservati. Se però si aspetta fino alla molestia in tarda estate, è troppo tardi e il problema non è più risolvibile.
Consigli utili
Attenzione: Svuotiamo l’acqua stagnante di contenitori sul prato e non nel tombino o nelle caditoie. Se nell’acqua sono presenti uova o larve, tra l’altro difficilmente visibili, potrebbero raggiungere il sistema di fognario facilitando in questo modo la diffusione e proliferazione della zanzara tigre!
Foglio informativo del gruppo di lavoro "zanzara tigre":
La zanzara tigre in Alto Adige
Informazioni dell' Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima
13/05/2024