Val Pusteria: servizio di assistenza domiciliare ancora più efficace
Brunico. Dal 1° gennaio 2025 il servizio di assistenza domiciliare è stato riorganizzato, per venire incontro alle esigenze attuali. Grazie all’adeguamento delle normative e alla riorganizzazione dei servizi, la Provincia di Bolzano intende rafforzare ulteriormente il supporto nell’ambito dell’assistenza domiciliare.
“Gli obiettivi principali dell’offerta sono garantire la permanenza della persona il più a lungo possibile nel proprio ambito domestico abituale, alleviare i familiari che si prendono cura dei propri cari e, non da ultimo, considerare le esigenze del personale impegnato in questo servizio fondamentale”, ha sottolineato l’assessora provinciale Rosmarie Pamer nel corso di un incontro tenutosi il 30 gennaio 2025 nel centro sociale Trayah a Brunico. Per l’occasione, insieme a Robert Alexander Steger, presidente della Comunità Comprensoriale Valle Pusteria, nonché all’Ufficio Provinciale per gli Anziani e i Distretti Sociali, l’assessora alla Coesione sociale ha informato le rappresentanze comunali sulle novità più rilevanti delle nuove linee guida. All’incontro erano presenti numerosi sindaci e referenti sociali.
“Nel servizio di assistenza domiciliare dei quattro distretti sociali della Val Pusteria abbiamo un team di collaboratori e collaboratrici molto motivato, che ogni giorno si impegna per il benessere delle persone assistite. La nuova delibera della giunta provinciale ci permette di organizzare le nostre offerte e i nostri servizi in modo ancora più efficace”, ha affermato Robert Alexander Steger, presidente della Comunità Comprensoriale Valle Pusteria.
Sempre più persone bisognose di assistenza vengono assistite a domicilio; attualmente si tratta di circa il 70% dei/delle beneficiari/e di indennità di cura in Alto Adige. Questo richiede spesso supporto e inoltre la relativa domanda è in costante aumento. “Con l’adeguamento e la riorganizzazione del servizio di assistenza ambulatoriale vogliamo rispondere a questa esigenza”, ha spiegato l’assessora Pamer. L’adeguamento della normativa è avvenuto attraverso un processo partecipativo, che ha coinvolto i/le dirigenti dei servizi sociali, i/le coordinatori/coordinatrici dell’assistenza domiciliare e gli uffici delle politiche sociali.
Le novità più importanti in breve:
• Il servizio può essere utilizzato da tutta la cittadinanza, indipendentemente dall’età e dalla situazione finanziaria, ed è orientato alle esigenze.
• Cura e assistenza nei centri diurni: servizi come il lavaggio dei capelli o l’igiene dei piedi sono stati raggruppati e integrati nel servizio “cura della persona”.
• Il servizio “trasporto e accompagnamento” è stato riorganizzato in modo da essere utilizzato principalmente dalle persone bisognose di assistenza che usufruiscono dei servizi di assistenza ambulatoriale nei centri diurni.
• Fornitura di pasti: offerta standardizzata di “menu completo” per tutti i servizi di ristorazione. I “pasti senza consegna” sono ora soggetti alle stesse regole del servizio mensa per persone anziane. Questi adeguamenti sono accompagnati da una riduzione della burocrazia.
• Il nuovo servizio “sostegno alle famiglie in situazioni di emergenza” offre alle famiglie che si trovano in una situazione di emergenza imprevedibile, come un ricovero ospedaliero imprevisto, un sostegno per un tempo limitato durante la giornata, per la gestione della casa o per la cura dei bambini e dei familiari che necessitano di assistenza. I destinatari sono le famiglie che non dispongono di una rete familiare adeguata e non sono in grado di affrontare la situazione di emergenza nel proprio contesto. È possibile accedere al servizio tramite i distretti sociali.
• Ulteriori profili professionali potranno essere impiegati nel servizio di assistenza ambulatoriale. Ciò significa che saranno disponibili più risorse di personale per i servizi essenziali dell’assistenza ambulatoriale, cioè l’assistenza domiciliare.
- • Le tariffe rimangono invariate e vanno da 3,80 a 24,00 euro all’ora, a seconda del servizio e della situazione reddituale, mentre il sistema tariffario per i servizi dei centri diurni è cambiato a favore delle persone a basso reddito.