Qualità dell’aria, continua la tendenza positiva in Alto Adige
In Alto Adige la qualità dell’aria mostra valori stabili del biossido di azoto (NO2). Un netto miglioramento rispetto agli anni pre-pandemici, nonostante la circolazione e le attività economiche siano tornate all’incirca ai livelli abituali. A dirlo è l’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima che ha illustrato i dati registrati nel corso del 2021.
Soddisfatto l’assessore Giuliano Vettorato, presente al Tavolo tecnico permanente per la qualità dell’aria: “I dati sono confortanti, perché ci indicano che siamo sulla via giusta per potere rispettare, tra un paio di anni, il valore limite del biossido di azoto su tutto il territorio provinciale, senza dover ricorrere a ulteriori limitazioni alla circolazione. In attesa di avere un quadro di riferimento più definito,” continua “ è importante impegnarci tutti insieme su più fronti per migliorare la qualità dell’aria. Tutti noi possiamo contribuire a ridurre le emissioni di ossidi di azoto, ad esempio utilizzando l’auto privata solo quando è veramente necessario e scegliendo consapevolmente una mobilità più sostenibile”.
Nel 2021 il valore limite annuale per il biossido di carbonio è stato superato solamente in due stazioni di monitoraggio, quelle lungo l’A22 del Brennero. “È logico che sia così” sostiene Luca Verdi, direttore del Laboratorio analisi aria e radioprotezione dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e tutela del clima. “L’NO2 è un gas prodotto principalmente dalle emissioni dovute al traffico stradale,” continua “in modo particolare dai veicoli diesel, e ad elevate concentrazioni può rappresentare un rischio per la salute.”
Un fattore sicuramente determinante per il miglioramento della qualità dell’aria è stato la diffusione di veicoli meno inquinanti, come le auto ibride ed elettriche. “Tutti questi veicoli emettono molto meno ossidi di azoto (Nox) di quelli precedenti. In Alto Adige, infatti, negli ultimi 2 anni, secondo i dati ACI, si è registrato un calo della quota di mercato del 16% nelle vendite di autovetture diesel e un aumento del 25 % nelle vendite di auto ibride ed elettriche.” Chiarisce Georg Pichler, direttore dell’Ufficio Aria e rumore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima.
Polveri sottili stabili e sotto i limiti annuali
“Le polveri fini (PM10 e PM2,5), sono di origine in parte naturale in parte antropica (riscaldamento, industrie, traffico, fenomeni di attrito su strada, ecc.). La situazione in Alto Adige nel 2021 è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al 2020 – spiega ancora Luca Verdi. Vengono ampiamente rispettati i limiti imposti dalle norme europee in termini di medie annuali. Per il PM10, distribuito in modo piuttosto omogeneo sul territorio, le medie annuali sono comprese in tutti i punti di misura fra 16 e 20 microgrammi/m3 (a fronte di un limite di 40 microgrammi/m3). Per il PM2,5 l’intervallo che comprende tutti i valori medi annuali è 11-14 microgrammi/m3 (a fronte di un limite di 20 microgrammi/m3).
Tutti i dati riferiti alla qualità dell’aria possono essere consultati sul portale della Provincia nel settore ambiente alla voce “Qualità dell’aria.