Alto Adige: rallenta l'aumento dell'occupazione ma cresce l'età media dei lavoratori

Economia. In Alto Adige, il numero dei lavoratori dipendenti ha toccato livelli mai registrati in precedenza, superando in alcuni periodi quota 245 mila occupati. È quanto emerge dal Rapporto sul mercato del lavoro del Servizio Mercato del lavoro della Provincia autonoma di Bolzano, relativo al semestre maggio-ottobre 2024. Secondo i dati, si registra una crescita complessiva dell’occupazione pari all’1,6%, trainata principalmente dal settore alberghiero (+3,5%). Nonostante il dato positivo, lo sviluppo risulta più contenuto rispetto agli anni passati.
A preoccupare è l’invecchiamento della forza lavoro, un fenomeno che coinvolge sempre più anche i lavoratori stranieri, tradizionalmente considerati un fattore di riequilibrio demografico. Nell’ultimo decennio, la quota di occupati over 50 è cresciuta dal 24,5% al 34,1%, segno di un trend che fatica a invertire la rotta. La stabilità della popolazione attiva residente conferma la tendenza: se si escludono le naturalizzazioni, il saldo registra un lieve calo dello 0,1%, pari a 157 persone in meno.
§In positivo, spicca la netta riduzione della disoccupazione, soprattutto di lungo periodo. Il numero di persone registrate come disoccupate da oltre un anno è calato del 36,9%, un risultato che riflette l’intensificazione delle attività di reinserimento lavorativo.
Non tutti i settori, però, possono vantare una dinamica positiva. Mentre il turismo traina l’aumento dei contratti a tempo indeterminato, il comparto automotive soffre, con una perdita di 150 posti di lavoro nel semestre estivo. In alcune aree dell’Alto Adige, come nei comuni settentrionali della Val Pusteria, dove fino al 25% della manodopera è impiegata nella componentistica, l’impatto locale è particolarmente evidente.

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