Rassegna stampa estera/ Le riaperture anticipate e i misteri di «Curon»
Evviva, il virus perde forza nell’aria ma anche sui media. Ovviamente, continua a primeggiare sulle pagine dei giornali internazionali, ma non ne monopolizza più l’attenzione come nelle settimane passate. Nel mese di maggio, l’Alto Adige ha fatto notizia per la sua decisione di accelerare i tempi della Fase 2 rispetto al governo nazionale, ma anche per gli studi sull’ambiente, per l’agricoltura e per una nuova serie Netflix.
Ma partiamo dalla decisione di “rompere” con Roma rispetto alla fase 2. Ne scrivono diverse testate europee, qui abbiamo scelto l’articolo dello spagnolo “Abc” che ha sottolineato come “Molte regioni italiane spingano per una riapertura delle attività, ma quella che ha spinto maggiormente sull’acceleratore è la Provincia di Bolzano”. Sempre sullo stesso tema, lo statunitense “Sun” di Lowell (Massachusetts) ha concentrato la propria attenzione sulle “fiammeggianti lettere di fuoco che richiamano alla lotta contro Roma (Los von Rom)”. Infine, lo scozzese “Adrossan & Saltcoats Herald” ha scelto anche la foto di una parrucchiera altoatesina per una galleria di immagini che immortala “I primi passi della liberazione dal lockdown in giro per il mondo”.
Ma, finalmente, trovano spazio anche altre notizie, come la ricerca dell’Eurac che si è guadagnata l’attenzione del quotidiano di Barcellona “La Vanguardia”: “Secondo uno studio italiano, c’è meno neve nel 78% delle montagne del mondo”. Come si spiega nell’articolo: “Nel 78% delle aree montuose di tutto il mondo c’è meno neve a causa della crisi climatica, particolarmente evidente in aree come il Sud America. Lo sottolinea uno studio dell’Eurac che ha preso in considerazione dati a partire dal 2000. L’istituto di ricerca di Bolzano ha creato una mappa della copertura nevosa a livello globale utilizzando immagini satellitari ad alta risoluzione, misurazioni sul campo e modelli di simulazione relativi a due decenni, tra il 2000 e il 2018”.
Ha superato i confini nazionali, una notizia che ha fatto molto scalpore anche in Italia: la scelta della cantina “Hofstätter” di Termeno di noleggiare un aereo per portare in Italia delle lavoranti rumene. Come spiega il californiano “Courthouse news”: “Solitamente, le lavoratrici raggiungono Termeno con un piccolo bus e rimangono per alcuni mesi. Ma quest’anno, pur avendo il diritto di lavorare in Italia, sono state respinte al confine ungherese. Hofstaetter si è quindi rapidamente attivato, noleggiando un piccolo aereo per trasportare le donne direttamente dalla Romania a proprie spese”.
Per chiudere, spazio alla nuova serie Tv ambientata in Val Venosta: “Curon”.
La presenta la versione spagnola di “GQ”: “Debutta su Netflix una serie che mescola mistero, leggenda e realtà per creare una storia in grado di trasportare gli spettatori in un viaggio di auto -scoperta. Diretta da Fabio Mollo e Lyda Patitucci, la serie è stata girata in Alto Adige, tra Curon (da qui il titolo) e Bolzano, con Valeria Bilello come protagonista insieme ai giovani Federico Russo e Margherita Morchio”.
Massimiliano Boschi