Rassegna stampa estera/ Turismo e robot «made in Alto Adige» sui media
Sui media stranieri sono tornate le classiche proposte turistiche sudtirolesi. Oltre tre mesi se ne sono andati tra paure e lockdown e ora si prova a recuperare tutta la clientela possibile. Per la rassegna stampa relativa al mese di giugno, abbiamo quindi deciso di selezionare il materiale in base alle testate più prestigiose. Testate che ospitano articoli che riguardano anche, ma non solo, le bellezze e l’offerta turistica dell’Alto Adige/Südtirol.
Partiamo da “Forbes” che dedica un articolo allo “chef a tre stelle” Norbert Niederkofler. “Niederkofler decisamente non è solo un altro chef italiano. Dice di essere il primo ad aver ricevuto tre stelle Michelin per l’approccio locale e sostenibile alla gastronomia. Ricorda ancora gli avvertimenti ricevuti quando ha intrapreso questa direzione. Non sembrava molto Michelin cucinare come i suoi avi montanari e poteva rischiare di perdere la sua seconda stella”. Poi, invece, è arrivata la terza.
Si interessa di Dolomiti e di conseguenza anche di Alto Adige/Sudtirol, anche il New York Times. Lo fa con un articolo di Mónica R. Goya che ha percorso l’Alta Via n.1, partendo dal lago di Braies: “Nel corso della mia escursione di nove giorni, il sentiero – per lo più ben segnalato – si snoda su cime spoglie e frastagliate e pittoresche: pinnacoli, guglie e torri. Il sentiero attraversa lussureggianti pascoli alpini e fondovalle ricoperti di pini e abeti. In gran parte a causa della bellezza del calcare dolomitico pallido, le viste panoramiche erano una costante”.
Una fotografia scattata sulle Dolomiti ha invece conquistato la redazione del quotidiano spagnolo “La Vanguardia” . A sbaragliare la concorrenza, una foto scattata da Ivan Sanchez che “mostra lo spettacolare paesaggio dell’Alpe di Siusi”.
Inaspettatamente, nel mese di giugno è stato dedicato ampio spazio anche alla robotica “made in Bolzano”.
Dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, dalla Svizzera alla Cina, molti media specialistici hanno presentato il nuovo robot elaborato dall’altoatesina Fraunhofer. “Un robot con tecnologia Bim (Building Information Modeling) per aggirare le insidie nei cantieri, titola lo svizzero “ICTjournal”, mentre il cinese “Tech” si concentra sulla capacità del robot “Basato sulla piattaforma di ricerca Husky A200 di utilizzare il nuovo software di navigazione per eseguire attività logistiche autonome”.
Un altro tipo di robot ha, invece attirato l’attenzione del francese “Les echos“: “Pino, il robot da cucina ecologico che lotta contro l’obsolescenza programmata”. A idearlo Manuel Immler, studente di Unibz che ha ideato uno strumento “costruito in legno e acciaio di aspetto volutamente senza tempo (o neo retrò, giudicate voi..). Uno strumento che consente di eseguire i compiti di un classico robot (frullatore, miscelatore, grattugia …) usando diverse velocità e diversi utensili. A differenza dei robot domestici a cui siamo abituati, questo converte l’energia manuale in energia meccanica. Fondamentalmente, si aggiunge un po’ di olio di gomito alla ricetta e il gioco è fatto”.
Infine, il malesiano “The Star” dedica un articolo alla coppia che ha visitato un’”altro tipo di piramidi”, quelle di terra sul Renon. La foto di apertura del pezzo mostra la coppia ad Alberobello all’ombra dei trulli, ma se scorrete la pagina verso il basso troverete anche le piramidi “made in South Tyrol”.
Massimiliano Boschi