Rassegna stampa estera/ Il disinnesco della bomba fa il giro del mondo
Per una volta, le principali notizie riguardanti l’Alto Adige/Südtirol e le sua “autonomia”, (ma non solo) hanno varcato i confini non solo provinciali, ma anche nazionali. La notizia del disinnesco della bomba della seconda guerra mondiale rinvenuta in piazza Verdi a Bolzano e della conseguente evacuazione per migliaia di cittadini del capoluogo ha fatto il giro del mondo. Ne hanno scritto gli statunitensi “Time” e “Washington Times” ma anche il turco Hurriyet e la notizia è stata ripresa anche in Australia, Portogallo, Russia…
La scelta della fotografia da abbinare al pezzo meriterebbe un’analisi approfondita (dalle strade deserte, a immagini stile “Baghdad, fino al mercatino di Natale…), ma non è questo lo spazio più adatto. Di un altro fatto di cronaca, la morte di un anziano stroncato da infarto dopo aver compiuto il furto di un dentifricio in un supermercato di Bolzano, si sono occupati lo spagnolo Informacion e il messicano El Impercial che ha sottolineato come sia la “terza persona con problemi economici morta negli ultimi dieci giorni a Bolzano”.
Non mancano nemmeno le notizie sull’argomento da decenni al centro del dibattito pubblico in Alto Adige: la toponomastica. Della presunta cancellazione del toponimo Alto Adige, si sono occupati, solo per fare alcuni esempi: Euronews, “Italia in russo” e l’olandese “Reformatorisch Dagblad” che riporta la vibrante protesta di Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e scrive: “Il governo italiano ha concesso al Südtirol un’importante forma di autodeterminazione nel 1972 e questo disturba gli italiani”.
Si occupa dell’Alto Adige/Südtirol e delle sue divisioni anche Alberto Nadal sullo spagnolo “El Economista”, la fa partendo dalla mele (“Le mele del Sudtirolo e l’Unione Europea”) per concludere: “L’Europa è stata creata in modo tale da non creare nuove questioni sulle frontiere. È stato creata per superare le divisioni e lo ha fatto con successo. L’Alto Adige è un esempio di questo successo e la Brexit è un esempio dei problemi che le divisioni possono creare. Tutto ciò spiega l’atteggiamento delle istituzioni europee nel caso della Catalogna”.
Chiudiamo con l’ultima notizia riguardante le “questioni etniche” locali con l’articolo del francese “Le Courrier d’Europe Centrale” che titola: “I tirolesi del sud non vogliono la cittadinanza austriaca”. Nel pezzo, che può essere letto per intero solo dagli abbonati, si riportano i risultati del sondaggio compiuto dalla società Michael Gaismair che dimostrerebbe che oltre il 60% degli altoatesini (sudtirolesi) non ha interesse ad ottenere la doppia cittadinanza italiana e austriaca.
Terminiamo in “bellezza” con l’articolo della Bbc sulle politiche pubbliche europee per incentivare la natalità. Tra i casi studiati, quello altoatesino: “In Sudtirolo le politiche familiari sono più generose che altrove in Italia e le famiglie ricevono maggiore sostegno finanziario. L’indennità mensile per i figli è di circa € 200 euro – più del doppio del livello nazionale. Esistono anche sussidi speciali per famiglie a basso reddito (…) Bolzano è un caso di studio interessante”.
Massimiliano Boschi