Rete al femminile Bolzano, 100 partecipanti all'evento dedicato a imprenditrici e libere professioniste

Bolzano. Ha registrato il tutto esaurito con 100 partecipanti l’evento “InRete: connessioni tra imprenditrici e libere professioniste” organizzato da Rete al Femminile di Bolzano lo scorso sabato 22 febbraio al Palazzo Mercantile di Bolzano. “Rete al Femminile Bolzano è nata per favorire la creazione di sinergie tra le donne che lavorano in proprio in Alto Adige e per essere di supporto a quante stanno pensando di affrontare un percorso professionale autonomo. Il fatto che l’evento sia andato sold out, con oltre 100 partecipanti fin dalla prima edizione, dimostra quanto sia forte, anche in questo territorio, l’esigenza di raggiungere la parità di genere in ogni contesto, a partire da quello economico” – hanno commentato le socie fondatrici della Rete al Femminile di Bolzano Marina Baldo, Elisabetta Bartocci, Roberta Creazzo, Fabrizia Grimaldi, Silvia Pagliuca ed Emily Louise Simonis.
Anche in provincia di Bolzano, il gender gap è diffuso e tangibile sia nella politica – solo 13 dei 116 comuni altoatesini hanno sindache donne (dati 2024) – che nell’economia. La gestione della famiglia è uno dei principali fattori che spinge le donne a lavorare meno degli uomini o a scegliere un lavoro part-time. Secondo i dati ASTAT (2023) a fronte di solo due padri su dieci, sei madri su dieci prendono l’aspettativa e il congedo per dedicarsi alla cura delle/dei figlie/i. Anche nel settore agricolo, nonostante da circa 20 anni le donne abbiano pari diritti degli uomini nella linea ereditaria del maso chiuso, prevale ancora la conduzione maschile, tanto che solo il 13% delle aziende agricole è gestito da donne. E non va meglio nelle libere professioni: nel campo dell’avvocatura, in particolare, secondo lo studio “Dis-pari opportunità nell’avvocatura” del Centro Studi interdisciplinari di Genere dell’Università di Trento, il 16,8% delle/gli intervistate/i dichiara di guadagnare più di 85 mila euro l’anno, ma solo una donna su dieci raggiunge e supera tale soglia. Di contro, una donna su quattro dichiara di guadagnare meno di 15 mila euro l’anno.

Sono questi alcuni dei dati condivisi nel corso della giornata dalle/i speaker: Nadia Mazzardis, vicepresidente Commissione provinciale per le pari opportunità, Alexandra Tomaselli, Senior Researcher di Eurac Research, Elena Bonaldi, presidente Confesercenti Alto Adige, Lorena Palanga, vicedirettrice CNA Alto Adige, Kathrin Pichler, presidente Wnet, Fabrizia Grimaldi, founder Hormoon – FF Cosmetics Srl, Silvia Basile, avvocata e presidente del Comitato Pari Opportunità presso Ordine Avvocati di Bolzano, Luca Filippi, vicesegretario generale della Camera di Commercio e Matteo Caracristi di Pensplan Centrum che ha posto l’attenzione sul tema della previdenza integrativa quale strumento utile per limitare gli impatti del pension pay gap.

«Datevi un obiettivo e non lasciatevi intimidire se siete le uniche donne in un contesto professionale maschile» è stato invece il consiglio dell’imprenditrice Maria Niederstätter che ha ripercorso la sua storia da founder della Niederstätter AG, azienda che oggi conta 100 dipendenti, diventata un punto di riferimento nel settore dell’edilizia, con una specializzazione in servizi relativi alla vendita e al noleggio di macchine edili. La giornata si è conclusa con la presentazione del libro “Professional Organizing: istruzioni per l’uso” di Sara Mantovani e Alessandra Janoušek e con la partecipazione ai workshop guidati dalle socie della Rete. Attività che proseguiranno tutto l’anno con la realizzazione di un evento al mese a cura di Rete al Femminile Bolzano con l’obiettivo di favorire il networking creativo, celebrare i valori comuni e rafforzare le connessioni.

Il team di Rete al Femminile Bolzano. Foto Anna Cerrato

Ti potrebbe interessare