Revisori cooperativi, cominciato il primo corso
È iniziato nei giorni scorsi il primo corso per “Revisori cooperativi” organizzato dall’Ufficio sviluppo della cooperazione della Provincia di Bolzano, con il suo omologo di Trento, le centrali cooperative presenti sul territorio regionale e condiviso con gli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili delle due province.
Si tratta del primo corso organizzato autonomamente in regione dopo la sentenza della corte costituzionale del 2009, e reso possibile grazie alla modifica della Legge regionale approvata nell’ottobre scorso. Grazie alla legge regionale è stata ripristinata la possibilità di organizzare in autonomia da parte degli uffici competenti delle due Province autonome di Bolzano e Trento, anche in collaborazione con le associazioni di rappresentanza, i corsi di abilitazione per i revisori cooperativi e di svolgere i relativi esami.
Le persone così abilitate potranno essere chiamate a svolgere la revisione annuale e biennale delle circa 1.600 cooperative con sede in regione.
L’assessore Christian Tommasini sottolinea: «La cooperazione rappresenta uno degli strumenti fondamentali per affrontare alcuni dei nodi principali che caratterizzano il nostro tempo. Un tempo nel quale la nostra società è contraddistinta da un diffuso senso di ansia e di timore. Mentre nel passato il futuro veniva visto con un sentimento di speranza, oggi prevale il timore che blocca l’avvio di nuove imprese e ciò mi preoccupa sia come assessore che come cittadino e genitore. Una delle chiavi per uscire da questo stato di cose, a mio giudizio, è puntare sulla cooperazione grazie alle sue specificità ed ai valori di solidarietà, responsabilità e partecipazione che la contraddistinguono, valori che vanno diffusi sia verso l’interno che verso la società».
Al corso prendono parte circa 40 candidati. Hanno preso parte all’avvio dell’iniziativa formativa Manuela Paulmichl, direttrice dell’Ufficio sviluppo della cooperazione, Enrico Cozzio e Robert Nicolussi, responsabili della vigilanza rispettivamente della Federazione trentina della cooperazione e del Raiffeisenverband, oltre a Vittorina Fellin dell’ufficio cooperazione di Trento.