Ricerca, ambiente e mobilità: 2,5 milioni di euro di investimenti Euregio per il 2016
Un budget di 2,5 milioni di euro, 55 progetti finanziati sul territorio. Questi i numeri messi in agenda per il 2016 dall’Euregio tramite la giunta del Gect (Gruppo europeo di cooperazione territoriale). La delibera è stata approvata il 18 novembre a Bruxelles in un contesto certamente significativo per le regioni coinvolte, dato che si festeggiavano i vent’anni di Ufficio di rappresentanza europea comune di Trentino, Alto Adige e Tirolo. Era infatti il 1995 quando per la prima volta i tre membri dell’Euregio hanno creato il primo ufficio di collegamento transfrontaliero per cercare di cooperare assieme all’interno della comunità europea.
Una cooperazione che finora si è dimostrata un esempio europeo di successo, come ha sottolineato il governatore tirolese Günther Platter, e che nel prossimo anno vuole essere ulteriormente rafforzata. Unire e fare conoscere le persone, creare una rete in grado di creare un ecosistema virtuoso in grado di far convivere tradizione e innovazione: questi gli obbiettivi che si propone di realizzare il prossimo mandato del Gect, che ha visto la propria presidenza, a rotazione biennale, passare dal Tirolo al Trentino.
Il neopresidente Ugo Rossi ha definito i tre campi d’azione su cui focalizzare gli sforzi per il 2016: formazione e ricerca, ambiente e mobilità. Sul primo punto, il Gect si è impegnato di dotare al Fondo scientifico per la ricerca 1,6 milioni di euro. Per quanto riguarda il raggiungimento di una linea comune su traffico e tutela ambientale, il governatore altoatesino Arno Kompatscher vede nel “trasferire il traffico pesante dalla gomma alla rotaia contestualmente alla realizzazione del tunnel di base del Brennero” una possibile soluzione. La creazione di un gruppo di lavoro che monitori il flusso di migranti è stata invece la proposta di Platter, dato che “circa 300 persone attraversano ogni giorno il Brennero e non sappiamo come si svilupperà la situazione”.
Un calendario culturale comune, sgravi fiscali alle famiglie, potenziamento di apprendimento delle lingue in ambito accademico, un’app che segnali le emergenze alpine sono tra le altre misure proposte per favorire la cooperazione nel territorio tra le persone e gli istituti dell’Euregio.