Ricerca e innovazione, ecco le novità del 2017
Nella Consulta scientifica provinciale per la ricerca e l’innovazione sono rappresentate parti sociali e istituzioni impegnate nella promozione del settore. Ieri a Bolzano hanno delineato con il presidente della Provincia Arno Kompatscher il programma 2017 e fatto il punto sul parco tecnologico a Bolzano sud. “Ricerca e innovazione sono settori chiave per la competitività e il benessere del territorio. Tuttavia per creare un sistema efficiente non basta la quantità dell’investimento, contano anche qualità e efficienza, raggiungibili solo con un lavoro di rete in grado di coinvolgere tutti i partner ed evitare doppioni”, ha ricordato a Palazzo Widmann Kompatscher, che in apertura dei lavori ha dato il benvenuto quale nuovo membro della Consulta al neorettore di UniBz, Paolo Lugli.
I contenuti del programma 2017 sono stati illustrati dal direttore della Ripartizione innovazione, ricerca e università Maurizio Bergamini. Confermata l’ampia gamma di strumenti di finanziamento che la Ripartizione offre alle imprese per sostenere i processi di innovazione nonché il grande impegno finanziario (oltre 78 milioni di euro) a favore degli organismi di ricerca presenti sul territorio: Universitá, EURAC, IIT (Istituto per l’innovazione tecnologica, focus sull’idrogeno), Fraunhofer Italia, Ecoresearch.
Tra le importanti novità del 2017, nel campo del sostegno alla ricerca la Provincia intende sottoscrivere una nuova convenzione con Ecoresearch, che sta conducendo progetti scientifici nel campo del trattamento delle acque e della contaminazione dell’aria in collaborazione con altri centri di Ricerca e l’Azienda sanitaria provinciale. Oltre a due bandi per finanziare infrastrutture di ricerca e dei servizi, sostenuti dai fondi FESR per lo sviluppo regionale, viene introdotta una nuova agevolazione, detta “open access”, che consente ai ricercatori altoatesini che hanno pubblicato articoli su riviste scientifiche di riacquistare dalla rivista i diritti di copyright. La Consulta ha rilevato che le imprese altoatesine hanno potenziato gli investimenti in ricerca e innovazione: il volume dei progetti è salito dai 50 milioni di euro del 2015 ai 70 milioni del 2016 (quasi il 30%). I tempi di trattazione della pratica sono in media di 4 mesi, con piena soddisfazione delle imprese. Oltre alle singole domande, è attualmente in corso un bando per progetti di cooperazione e uno per cluster.
La Consulta ha poi fatto il punto sul NOI Techpark, il parco tecnologico che sarà inaugurato il prossimo autunno. I primi a trasferirsi nel centro di ricerca a Bolzano sud saranno gli uffici di IDM Alto Adige (l’azienda speciale per l’economia) e di alcuni laboratori gestiti da Libera Università di Bolzano, EURAC e Laimburg. Inizierà così una nuova era della politica di sostegno e di insediamento delle imprese, che mira a fornire servizi tecnologici e a favorire lo scambio di informazioni e la collaborazione fra mondo della ricerca e mondo delle imprese su progetti scientifici. Le aree di specializzazione identificate per l’Alto Adige sono energia e ambiente, tecnologie agroalimentari, tecnologie alpine, trattamenti di cura naturali e tecnologie medicali.