Bolzano, l'inceneritore brucerà 20mila tonnellate di rifiuti trentini
“L’intesa siglata oggi è il risultato di una consolidata buona collaborazione fra le Province di Bolzano e Trento”, concordano gli assessori all’ambiente Richard Theiner e Mauro Gilmozzi dopo la firma a Bolzano. Secondo l’accordo, la Provincia di Trento conferisce dal 1° gennaio 2017 fra 15mila e 20mila tonnellate l’anno di rifiuti urbani all’inceneritore di Bolzano (pari all’11,5% della capacità dell’impianto e che corrisponde a circa 2-3 mezzi al giorno). L’accordo ha una durata di cinque anni, rinnovabile per altri cinque, il prezzo di conferimento per il Trentino al gestore Ecocenter Spa è di 101 euro a tonnellata (rispetto agli 81 euro che pagano i Comuni altoatesini).
Per contro la Provincia di Bolzano può conferire fino a 10mila tonnellate l’anno di rifiuti bio nel biodigestore di Cadino per produrre compost di qualità. Theiner e Gilmozzi ricordano che dal 30 maggio 2014 sono conferiti all’impianto di Cadino 5mila tonnellate l’anno di rifiuti organici prodotti in Alto Adige, “ma il nostro obiettivo dichiarato è quello di smaltire in Alto Adige tutti rifiuti prodotti in loco”, sottolinea Theiner e ricorda che il piano gestione rifiuti approvato dalla Giunta provinciale prevede entro il 2018 il completamento dell’impianto di fermentazione di Lana, dove potrà essere riciclata l’intera quota di rifiuti organici raccolta in Alto Adige.
Il termovalorizzatore di Bolzano tratta attualmente circa 113mila tonnellate di rifiuti l’anno, di cui circa 28mila assimilabili agli urbani (prodotti dalle ditte) e 85mila urbani. La capacità a pieno carico dell’impianto è di circa 130mila tonnellate. Un migliore funzionamento del termovalorizzatore significa coprire il crescente fabbisogno di teleriscaldamento, ricorda Theiner: “L’impianto di Bolzano è strategico per l’implementazione della rete di teleriscaldamento, e la maggiore produzione di energia significa maggiore riduzione delle emissioni di CO2. In definitiva, l’intesa presenta vantaggi sia sul piano ecologico che finanziario”, conclude l’assessore.