Risultati elezioni 2023: chi ha vinto e chi ha perso in Alto Adige
Elezioni Alto Adige 2023. A scrutinio terminato si può trarre un primo bilancio del risultato uscito dalle urne delle elezioni provinciali alto atesine del 22 ottobre 2023. Per alcuni partiti la sconfitta è stata netta, soprattutto quelli che hanno amministrato la Provincia tra il 2018 e il 2023 mentre almeno due partiti della destra tedesca possono stappare champagne o, più propriamente, festeggiare con imponenti boccali di birra. Di seguito una schematica divisione tra chi ha vinto, chi ha perso e chi galleggia tra le due posizioni.
Gli sconfitti.
I grandi sconfitti delle elezioni provinciali del 2023 sono i partiti che hanno governato la Provincia negli ultimi cinque anni. L’Svp che perde oltre il 7% passando dal 41,9 al 34,5% (e perde due consiglieri) e la Lega che passa dall’11,1 al 3% e passa da 4 consiglieri a 1.
Ha perso voti e due consiglieri, anche se non è stata una sorpresa, anche il Team K che non può certo figurare tra i vincitori.
Risultato negativo anche per il Movimento 5 Stelle che si ferma allo 0,7% e perde il consigliere ottenuto nel 2018.
I vincitori:
Ha vinto la destra tedesca che se non si fosse presentata divisa avrebbe superato il 20%. Grande successo per Sven Knoll e Süd-Tiroler Freiheit che raddoppiano i consiglieri passando dal 6 al 10,9% dei voti e ottimo risultato anche per la lista di Wirth Anderlan che ottiene il 5,9% e due consiglieri.
La Civica, la lista ideata da Angelo Gennaccaro realizza l’impresa di ottenere un consigliere provinciale grazie agli ottimi risultati a Bolzano e Merano, un consigliere che potrebbe essere decisivo nella formazione della nuova Giunta Provinciale.
I Verdi ottengono un buon successo, passando da 19.000 a 25.000 voti, dal 6,8% al 9, ma non riescono a ottenere il quarto consigliere e confermano i tre del 2018.
Ottiene quello che probabilmente era il massimo risultato possibile anche la lista Vita che supera i 7000 voti e un consigliere provinciale.
Di difficile valutazione il voto per Fratelli d’Italia. Il partito della premier Giorgia Meloni ottiene il 6% dei voti (Alto Adige nel cuore aveva ottenuto l’1,7% cinque anni fa), ma non assorbe completamente i voti in uscita dalla Lega (oltre ventimila) e ottiene due consiglieri, un disccreto risultato, ma non sufficiente a garantire la maggioranza con l’Svp. (15, ne servono 18).
Nè vincitori nè vinti
Non si possono considerare buoni, ma nemmeno troppo cattivi, i risultati dei Freiheitlichen che perdono l’1,3%, ma mantengono i due consiglieri. Stesso discorso per il Pd che perde lo 0,3% ma mantiene il consigliere e per la lista Widmann che, nonostante le attese, si ferma al 3,4% ma ottiene un consigliere che potrebbe risultare un decisivo ago della bilancia.