Saldi in Alto Adige: criticità e perdite fino al 7%

Economia. L’Associazione di categoria Confesercenti ha analizzato gli effetti dello scostamento della data di partenza dei saldi in Alto Adige, rilevando un significativo calo del fatturato del 7% rispetto al 2023. La partenza dei saldi, fissata per l’Alto Adige per venerdì 13 gennaio, avviene quindi già con un pesante handicap. A rilevarlo è Confesercenti che si è espressa in modo critico sullo spostamento della partenza locale rispetto alla data nazionale. Una posizione già presente nelle indicazioni fornite alla giunta camerale della Camera di Commercio che ha poi fissato la partenza ufficiale.
In questi giorni i funzionari di riferimento hanno verificato se e come questo spostamento di data abbia inciso sui negozi. Il dato che è emerso non è stato particolarmente soddisfacente: la perdita rispetto all’anno scorso può essere quantificata tra il -5 e il -7%.
Per Confesercenti: “La mancanza di informazioni locali ha influito sul comportamento dei turisti, che hanno espresso perplessità di fronte a serrande abbassate e saldi mancanti. La scarsa visibilità delle dinamiche locali ha portato a una diminuzione degli acquisti, aggravando ulteriormente la situazione. La perdita di terreno sarà difficile da recuperare, specialmente nel prossimo weekend, poiché non ci saranno presenze turistiche comparabili a quelle dell’Epifania. Il fenomeno si amplifica con gli altoatesini che hanno approfittato dei saldi nazionali, acquistando online o in altre città. Questi incassi andranno perduti, rappresentando un ulteriore disagio per l’intero sistema commerciale. La chiusura di molti negozi, soprattutto nel Centro, influisce negativamente anche su quelli rimasti aperti, poiché il traino delle svendite è una parte sostanziale del sistema, che non può essere considerato solamente a livello locale, ma deve essere analizzato nell’ampio contesto del commercio nazionale e mondiale”.

 

Immagine in apertura © Media Confesercenti BZ

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