SaniPro, un fondo sanitario complementare per i dipendenti della pubblica amministrazione
SaniPro, arriva il fondo sanitario destinato ai 42.166 dipendenti della pubblica amministrazione in Alto Adige. SaniPro diventerà operativo da agosto ma intanto è stato firmato il contratto fra il presidente di SaniPro Albrecht Matzneller, il suo vice Günther Patscheider e i rappresentanti del partner assicurativo UniSalute (gruppo UnipolSai) Luca Lambertini (responsabile commerciale fondi territoriali) e Matteo Galloni. «Anche se SaniPro inizierà la propria attività operativa da agosto, le ricevute per spese mediche rimborsabili possono riguardare tutto il 2018 a partire da gennaio» ha sottolineato Matzneller, secondo cui la priorità dell’accordo è che «le prestazioni vengano rimborsate ai dipendenti che vi fanno ricorso». Per ciascun dipendente il datore di lavoro versa 9,47 euro ogni mese, per un totale di 4,8 milioni di euro l’anno. «In una prima fase l’iscrizione di familiari o di persone esterne non è possibile, ma la discussione sul tema è ancora in corso» ha aggiunto il vice presidente di SaniPro Patscheider. Cinque i settori principali per i quali i dipendenti potranno chiedere il rimborso: ginecologia, urologia, oculistica, fisioterapia e odontoiatria.
SaniPro: la governance e le prestazioni
A novembre 2017 il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha sottoscritto il contratto che ha sancito la nascita di SaniPro. La stipula del contratto rappresenta un segno dell’impegno del datore di lavoro Provincia e delle istituzioni pubbliche coinvolte nei confronti dei lavoratori e della loro salute. Dell’organizzazione interna del fondo si occuperà un consiglio di amministrazione composto da 12 membri (6 in rappresentanza del datore di lavoro e 6 per i sindacati). A beneficiare delle prestazioni del fondo sanitario provinciale saranno i dipendenti provinciali sia a tempo indeterminato che con un contratto di lavoro di almeno un anno. Essi verranno automaticamente iscritti al fondo sanitario integrativo insieme a quelli dell’Azienda sanitaria, dei Comuni e delle Comunità comprensoriali, delle case di riposo, dell’IPES, dell’Azienda soggiorno e turismo di Bolzano e dell’Azienda di soggiorno di Merano. Da subito possono iscriversi al fondo anche associazioni senza scopo di lucro.