Sasa: dalla Provincia 8,6 milioni per acquistare bus elettrici e a idrogeno
Questa settimana la giunta della Provincia autonoma di Bolzano ha stanziato circa 8,6 milioni di euro a favore di Sasa, la società inhouse che gestisce le linee urbane dei bus nelle città di Bolzano, Merano e Laives e 30 linee extraurbane. Si tratta di fondi del Pnrr, destinati all’acquisto di tre autobus elettrici da 18 metri e 10 autobus a idrogeno da 18 metri. L’obiettivo è, come previsto nella riorganizzazione dei servizi di autobus, quello di viaggiare in modo ecologico anche sulle direttrici particolarmente trafficate verso le città e nei centri urbani di Bolzano e Merano.
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È una delle notizie che sono state divulgate oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Bolzano sul tema della mobilità sostenibile, a cui hanno partecipato il professor Giuseppe Catalano, direttore del Dipartimento per i Contratti Strategici del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (Mims), il presidente della Provincia Arno Kompatscher, l’assessore alla mobilità Daniel Alfreider, la Direttrice di Sasa, Petra Piffer, e il Capo Tecnico Sasa, Luigi Lugaro.
Tema della conferenza stampa, il progetto di una rete ecologicamente sostenibile dei servizi di autobus che verrà realizzata in Alto Adige.
Piano mobilità in lavorazione
“Per un’attuazione di successo della transizione verso la mobilità a basse emissioni, dipendiamo anche dal sostegno di Bruxelles e Roma e siamo lieti che il Governo si sia concentrato su questo” ha detto Kompatscher.
“In Alto Adige troppe persone usano ancora l’auto privata, questo deve cambiare”, ha aggiunto Alfreider, riferendosi all’ultimo studio Eurostat, secondo il quale in Alto Adige ci sono 871 auto ogni 1.000 abitanti, un dato che colloca l’Alto Adige ai vertici in Europa.
Il Dipartimento alla Mobilità sta attualmente lavorando al Piano Alto Adige per la mobilità, che intende aprire la strada ad un ulteriore spostamento della mobilità verso mezzi di trasporto sostenibili.
Sasa punta a una flotta a basse emissioni
“Il know-how esistente e la nuova tecnologia nel campo della mobilità a idrogeno e dell’elettromobilità che Sasa ha già utilizzato negli ultimi anni devono ora essere ulteriormente ottimizzati e la flotta a basse emissioni viene ulteriormente ampliata sulla base di un massiccio piano di decarbonizzazione “, ha affermato la direttrice Piffer.
Sono già state avviate le relative gare. Dei circa 400 autobus Sasa, quasi 30 sono attualmente privi di emissioni. Entro il 2030, l’intera flotta dovrebbe funzionare a basse emissioni. Secondo la direttrice, quando si acquistano autobus con nuove tecnologie, una serie di fattori giocano un ruolo importante, come il prezzo degli autobus e le fonti di energia, i consumi, l’attuale efficienza della tecnologia o la disponibilità.
“Al momento non esiste una tecnologia completamente matura. Utilizziamo un mix perché è la soluzione migliore in termini di costi e valori di emissione, come dimostrano i dati raccolti”, ha spiegato il capotecnico Lugaro. Secondo Lugaro, tre punti sono importanti per la decarbonizzazione: infrastrutture, veicoli ed efficienza. In questo senso, numerosi test vengono effettuati con veicoli e tecnologie differenti.
Per portare avanti la decarbonizzazione, si legge in una nota della Provincia, sono allo studio anche le conversioni da autobus attualmente alimentati a diesel ad autobus con altri tipi di propulsione.