Lo Schüttelbrot, il "pane scosso" dell'Alto Adige.

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Difficilmente i turisti lo apprezzano al primo assaggio, lo trovano troppo duro e non capiscono a cosa dovrebbero accompagnarlo, ma col passare del tempo può diventare un’abitudine anche per loro, per sgranocchiare qualcosa tra un sorso di birra o di vino in attesa dei piatti. E’ lo Schüttelbrot, quello strano “pane secco” che si trova spezzato tra fette di pane nero e una rosetta di pane bianco in numerose malghe dell’Alto Adige. A comporre un cestino che è una sorta di biglietto da visita della gastronomia locale.


I sudtirolesi lo accompagnano soprattutto a speck e formaggio, ma gli sono particolarmente affezionati perché è un pane fatto per durare molti giorni, persino mesi e in passato era parte fondamentale delle scorte alimentari per i periodi invernali. La traduzione letterale di Schüttelbrot è “pane scosso” ed è a base di farina di segale, acqua, lievito, sale e spezie che si differenziano da valle a valle prendendo un gusto e un colore differente. Dopo la cottura viene messo a riposare in apposite “ringhiere” a formare un’immagine e un profumo tipico dell’Alto Adige/Südtirol.

Immagine di apertura: foto Venti3

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