Scienze della Formazione, Videsott eletto il nuovo preside
E’ Paul Videsott il nuovo preside di Scienze della Formazione all’Università di Bolzano. Il filologo, che insegna Letteratura e Linguistica ladina alla Facoltà di Bressanone succede alla pedagogista Liliana Dozza. Il professor Videsott è a capo del Dipartimento per l’Educazione in lingua ladina nella Scuola Primaria della Facoltà di Scienze della Formazione, dove vengono formati gli insegnanti della scuola materna e primaria delle scuole di lingua ladina. Oggi, Videsott ha presentato ai suoi colleghi del Consiglio di Facoltà un programma strutturato per i prossimi tre anni: «La Facoltà di Scienze della Formazione è quella più forte e, con il mio team, ho intenzione di raggiungere una serie di obiettivi futuri. Tra questi: uno sviluppo dinamico dei contenuti, grande attenzione alla ricerca e lo sviluppo di programmi di studio con doppio titolo assieme alle università partner».
Videsott eletto per tre anni, le sfide
Per raggiungere i suoi obiettivi, sarà sostenuto dalla vice-preside alla ricerca, Giulia Cavrini, professoressa di Statistica sociale. Prossimamente il neo-preside Videsott discuterà con i colleghi del dipartimento di lingua tedesca, il maggiore della Facoltà, per individuare il vice-preside alla didattica e completare così il suo team. Eletto per tre anni, con la possibilità di essere prorogato per un altro mandato, Videsott punterà sulla collaborazione interdisciplinare con le altre Facoltà e con le Università dell’Euregio, Trento e Innsbruck, e su un rinnovato lavoro di rete con le istituzioni della regione. I suoi ringraziamenti sono rivolti in primis alla prof. ssa Liliana Dozza che, negli anni del suo incarico, ha avuto il difficile compito di ristrutturare completamente il corso di laurea magistrale in Scienze della Formazione primaria. Il corso quinquennale è ora caratterizzato da una spiccata impostazione pratica e dalla formazione nei laboratori e negli EduSpaces (officina didattica, Multilab e laboratorio linguistico). Videsott è già stato attivamente coinvolto in questo progetto e, per questa ragione, intende operare «per costruire ponti tra discipline, lingue e culture».