Scontro Roma-Bolzano, Kompatscher: «Io e Boccia, posizioni distanti. Nuova legge non prima del 7 maggio»
Non hanno tardato ad arrivare le risposte all’attacco del presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher che si è detto critico riguardo al Dpcm emanato domenica sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiedendo più autonomia per i singoli territori nella gestione della Fase 2 e minacciando una frattura con Roma se questo non avvenisse.
A parlare all’ANSA è stato il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia: “Il governo ha sempre agito nel rispetto rigoroso della costituzione e dello statuto della Provincia autonoma di Bolzano. Evitiamo, in un momento così difficile e drammatico per i nostri territori e per il nostro paese, di fare strumentalizzazioni politiche. Lo dobbiamo a chi non c’è più. A Bolzano non ci sono più 272 persone. Non si tratta di un numero, ma sono storie di vita familiare. Penso che meritino rispetto. Ho visitato otto Regioni e presto verrò in Trentino. Tutto quello di cui Bolzano ha bisogno lo chieda e arriverà in tempo reale, come il presidente Kompatscher sa. Francamente eviterei discussioni politiche in questo momento volentieri. Ma se si entra nel merito allora bisogna essere chiari fino in fondo. Per queste ragioni nelle prossime ore metterò su carta tutte le scelte fatte in linea con la costituzione e con lo statuto autonomo che rispettiamo e difendiamo. Ma vorrei rispetto anche per tutto quello che lo Stato ha fatto e continuerà a fare”, così il ministro.
Boccia ha poi annunciato che domani 29 aprile si terrà una videoconferenza con tutti i presidenti delle singole regioni: “Dopo il 18 maggio, quando verrà questo Dpcm, conteranno le differenze territoriali. Sicuramente si inizierà a camminare con le proprie gambe, rispettando sempre e comunque lo statuto d’autonomia. È stato rispettato e sarà sempre rispettato», ha ribadito.
Le parole di Kompatscher in conferenza stampa
In seguito alle parole di Boccia, Arno Kompatscher si è presentato in conferenza stampa assieme al vicepresidente Giuliano Vettorato per illustrare le modalità di applicazione della fase 2, e chiarendo il suo punto di vista sulla situazione legata all’autonomia nella gestione della fase: “Ho sentito il Ministro Boccia e le nostre posizioni sono ancora distanti. Stiamo dialogando, il ministro vuole affrontare il tema, ma intanto noi andiamo avanti per la nostra strada come deciso. I presupposti per la ripartenza devono risedere in una situazione stabile dello sviluppo dell’epidemia. E i numeri stanno dimostrando che le misure che abbiamo predisposto all’inizio dell’emergenza hanno avuto effetto. Ora vogliamo emanare una legge provinciale sapendo che dovremo convivere con il virus per mesi. In più riunioni abbiamo chiesto una delega al Governo per lavorare in Autonomia, all’inizio sembrava ci venisse concessa, ma poi è stata cambiata idea. Noi non cerchiamo nessuno scontro ma vogliamo difendere le nostre prerogative”.
Questo concetto è stato poi ribadito anche dal vicepresidente Vettorato: “La fase 1 ci ha insegnato l’importanza del distanziamento sociale, e questo lo continueremo a ribadire ancora. Ora riteniamo che il Governo debba dare delle linee guida dentro le quali gli enti locali possano muoversi, perché ogni territorio ha le sue necessità. Chiediamo cortesemente di poter lavorare in autonomia, quell’autonomia che ci è dovuta e su questa tematica non voglio fare passi indietro”
Kompatscher si è poi sbilanciato sulle tempistiche della nuova legge: “Vogliamo prevedere ulteriori misure rispetto a quelle del Decreto Conte, anticipando l’apertura di determinate attività e andando incontro al settore turistico, affrontando anche i temi sociali come bambini e scuole. Questo sempre adottando le misure di sicurezza necessarie. Chiederemo, già da questa sera, l’aiuto di tutte le forze politiche in Alto Adige per ricevere un loro feedback per poter approvare la legge il prima possibile, sicuramente non prima del 7 maggio”, ha continuato Kompatscher.