Verso lo screening di massa, il risultato arriverà via mail: le prime indicazioni
L’Alto Adige si prepara al maxi screening di massa che si svolgerà da venerdì 20 a domenica 22 novembre. L’obiettivo provinciale è quello di testare il 67% della popolazione, che nel capoluogo bolzanino si traduce a circa 72.000 cittadini. Un test alla quale tutti sono invitati a rispondere per riuscire a bloccare la curva dei contagi, individuando soprattutto i positivi asintomatici.
Ma come sarà organizzato il tutto? A Bolzano si utilizzeranno per lo più palestre di scuole e sedi dei seggi elettorali. In tutto saranno circa 25 i testing point previsti per lo svolgimento dei tamponi invece che 31. Questo a causa della scarsità di personale sanitario. Come spiegato nei giorni scorsi dal sindaco Renzo Caramaschi, la suddivisione della popolazione avverrà per vie e numeri civici e i test si svolgeranno suddivisi in sei turni nei tre giorni: dalle 8 alle 13 e dalle 13 alle 18.
Sarà responsabilità del singolo cittadino informarsi quando sarà il proprio turno, in base al cognome e alla via dove abitano. Giunto alla sede, il cittadino dovrà avere con sé un modulo, scaricabile a breve sul sito del Comune, compilato con i propri dati. L’esito del tampone arriverà 30 minuti dopo via mail per non dover aspettare alla postazione creando file e ritardi. Mercoledì Provincia e Asl forniranno tutte le informazioni ufficiali riguardanti lo screening di massa.
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Ricordiamo inoltre, che le parti sociali firmeranno in questi giorni un accordo a integrazione del Protocollo di sicurezza: recepirà l’ordinanza provinciale che stabilisce che i dipendenti che non dimostreranno al datore di lavoro di aver partecipato al corona-screening, non potranno accedere in azienda fino al 29 novembre e dovranno quindi usufruire di ferie o permessi per i giorni di assenza. “La partecipazione al corona-screening non deve essere vista come un’imposizione, ma come grande possibilità per dare un contributo concreto al nostro territorio in questo momento di forte sofferenza”, spiegano Assoimprenditori Alto Adige, CGIL-AGB, SGBCISL, UIL-SGK e ASGB.