Screening di massa, la macchina organizzativa: a Bolzano 22 strutture e 400 persone impiegate
Manca sempre meno al maxi screening provinciale indetto per questo weekend (da venerdì 20 a domenica 22 novembre). La macchina organizzativa è ampiamente in funzione anche a Bolzano. Il sindaco Renzo Caramaschi ha comunicato che sono state state individuate sul territorio comunale 22 strutture presso le quali saranno eseguiti i test rapidi alla popolazione. Saranno complessivamente 120 le postazioni gestite da personale dell’Azienda Sanitaria e, per quanto riguarda gli aspetti amministrativi, da personale reperito dal Comune. Un’operazione che richiede un impiego di circa 400 persone. Sono in corso le verifiche tecniche dei locali individuati. Sono state scelte fondamentalmente le palestre dotate di bagni e spogliatoi delle scuole che di norma ospitano le varie tornate elettorali, oltre strutture come Palasport e Palamazzali.
“Per quanto possibile – ha detto il Sindaco Caramaschi – si cercherà di far coincidere i seggi elettorali dove di norma i cittadini si recano a votare con gli edifici dove verranno eseguiti i tamponi”. I dettagli dell’operazione saranno comunque resi noti nel corso di un’apposita conferenza stampa in programma nelle prossime ore. “Mi auguro – ha detto il Sindaco – che quante più persone possano partecipare a questo screening di massa per contribuire ad individuare soprattutto i positivi asintomatici e metterli in quarantena per una decina di giorni nella speranza che questo possa interrompere la catena dei contagi”. Il primo cittadino ha voluto ringraziare quanti nelle ultime ore hanno comunicato la propria disponibilità a mettere a disposizione locali ed infrastrutture per eseguire i test. “Preso atto e dato merito ringraziando per questa spinta solidale e per questo grande senso di responsabilità, evidenzio che il problema non è tanto di carattere logistico, a questo infatti con le nostre scuole abbiamo già dato risposta, quanto piuttosto riferito alla copertura delle postazioni con i presidi di personale medico e infermieristico non facile da reperire in questo particolare momento”. Il Vice Sindaco Walcher ha ricordato che le strutture saranno aperte per i test da venerdì 20 a domenica 22 con orario continuato 8.00-18.00.
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Ferie obbligate in azienda
Aveva fatto discutere la decisione del presidente Kompatscher di far accedere, nella settimana dal 22 al 29 novembre, nei cantieri e nelle aziende produttive solo i lavoratori che si sono sottoposti al test, con risultato negativo. In questo senso, gli imprenditori vorrebbero inserire nel protocollo di sicurezza le ferie obbligate per tutti coloro che non si sottoporranno al test. Kompatscher ha inoltre firmato una nota che demanda ai protocolli di sicurezza tra le parti sociali che mira ad individuare le attività maggiormente a rischio, come quelle a contatto con il pubblico. In quel caso chi non si testa non lavorerà.
Inoltre, è stato chiesto di poter svolgere i test anche all’interno delle aziende, tramite personale qualificato. Intanto la Cassa di Risparmio, per garantire la sicurezza dei propri clienti e dipendenti, ha deciso di promuovere l’adesione dei propri dipendenti a sottoporsi ai test rapidi di massa che verranno organizzati a livello provinciale erogando un incentivo economico pari a 100 euro a favore dei collaboratori che eseguiranno il test.
Le nuove disposizioni degli imprenditori
Le parti sociali si sono riunite ieri per recepire in uno specifico accordo le nuove disposizioni dell’ordinanza numero 69 del presidente della Provincia di Bolzano. Ferma restando l’adesione alla necessità di partecipazione al corona-screening, nell’accordo a integrazione del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sono stati recepiti i seguenti punti: Regola 1/10 (Viene stabilito un rapporto di 1 persona per 10 m2 tra il numero massimo di persone presenti in azienda e la superficie dell’intero complesso aziendale. Dalla superficie complessiva vengono escluse le aree non strettamente dedicate allo svolgimento dell’attività lavorativa come, ad esempio, i parcheggi o le zone verdi), Operazioni di pulizia e sanificazione di luoghi di lavoro, Partecipazione al “corona-screening” pubblico.