Sistema scuola italiana: i risultati del sondaggio
Alto Adige Al sondaggio “Sistema scuola italiana” hanno preso parte 7.791 utenti, tra personale scolastico, famiglie, studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Il questionario “Sistema Scuola Italiana” è un processo di valutazione/autovalutazione che pone in evidenza alcuni punti chiavi del sistema scolastico altoatesino come, ad esempio, la gestione degli orari, la flessibilità, la sinergia con il territorio ed il rispetto dei tempi di apprendimento. Rispetto ai quesiti, la maggioranza (66%) mostra contrarietà o indifferenza all’unificazione dell’orario scolastico. Oltre il 62% è favorevole a una fascia di orario di ingresso a scuola molto ampia e flessibile. La maggioranza delle famiglie (80%) ritiene molto o abbastanza importante l’offerta del tempo pieno e prolungato.
I dati raccolti denotano alcune differenze di visione da parte dei tre gruppi di destinatari sul calendario scolastico. L’interruzione delle lezioni a inizio novembre vede pressoché la maggioranza dei partecipanti favorevole al mantenimento del calendario attuale (con un picco del 71% da parte del personale scolastico, 62% da parte degli studenti, mentre le famiglie si assestano sul 40%). Poco più del 50% di famiglie e studenti è favorevole al posticipo a metà settembre dell’avvio delle lezioni, mentre quasi il 60% del personale scolastico è favorevole o indifferenze a mantenerlo alla data attuale del 5 settembre.
“A seguito di questi risultati ho incontrato i membri della Consulta provinciale dei genitori e degli studenti, poiché alcune risposte non permettevano poi di declinare meglio le conseguenze di eventuali modifiche del calendario scolastico”, ha aggiunto il vicepresidente Galateo. “Dopo questi momenti di confronto le differenze tra le varie percentuali si sono notevolmente limitate; le preferenze espresse non possono comportare una loro immediata applicazione, ma saranno molto utili per valutare quali future strategie educative ed organizzative mettere in atto nell’interesse di tutti”, ha spiegato l’assessore all’Istruzione e Formazione italiana.