Scuola, protocollo d'intesa per le certificazioni linguistiche B1
La Sovrintendenza scolastica italiana ha deciso di introdurre il Diploma di lingua tedesca (DSD I) della Conferenza dei ministri dell’istruzione della Repubblica federale di Germania(KMK) come mezzo per la certificazione delle competenze linguistiche del tedesco dei propri studenti. Si tratta di un esame uniformato, quanto ai contenuti, a livello mondiale e prevede il raggiungimento del livello B1 (patentino C) per quanto riguarda le abilità di ascolto, lettura, scrittura e parlato. Nella seduta di ieri (30 agosto) la Giunta provinciale ha approvato il protocollo d’intesa tra la Conferenza dei ministri dell’istruzione degli stati federali della Repubblica federale di Germania e la Provincia, autorizzando la Sovrintendente Nicoletta Minnei a siglare l’intesa.
Il progetto DSD I consente alle alunne e agli alunni la partecipazione volontaria ad una certificazione linguistica di livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. «La proposta – spiega Minnei – è rivolta agli alunni del primo ciclo ed agli studenti del primo biennio del secondo ciclo e può contribuire in modo incisivo a potenziare i livelli di competenza linguistica degli alunni ed investe anche sulla formazione e l’aggiornamento professionale dei docenti». Non sono previste spese per gli alunni che partecipano al progetto.
«Questa convenzione – afferma l’assessore Christian Tommasini – è un passaggio importantissimo. Le certificazioni internazionali, che abbiamo introdotto da qualche anno, fanno un passo avanti decisivo. Attraverso questa convenzione congiungere il percorso di raggiungimento del titolo di studio al raggiungimento del livello di certificazione corrispondente non solo non è più utopia, ma fa un ulteriore passo avanti e sono convinto che in futuro diventerà lo standard per tutti gli studenti che, attraverso questo percorso, saranno accompagnati al superamento la certificazione». «Dopo un lavoro durato un anno e mezzo – aggiunge Minnei – il raggiungimento di questa intesa è motivo di grande soddisfazione per il mondo della scuola, perché essa non è solamente legata al sistema di certificazione ufficiale ma anche a quanto noi proponiamo a livello didattico». Secondo la Sovrintendente, in conclusione, «si è cercato di dare una risposta concreta a tutti coloro che rivendicavano l’elemento di valutazione dei percorsi scolastici plurilingui della scuola italiana e alle istanze di studenti e famiglie».