Second Food Life: ecco l'applicazione per non sprecare il cibo
Economia. Second Food Life è l’applicazione “made in Bolzano” che permette di salvare il cibo invenduto a fine giornata offrendolo a prezzo di costo sulla piattaforma digitale. Ispirata allo schema della piattaforma internazionale “Too Good To Go”, l’app “Second Food Life” è figlia di un progetto strutturato dai fratelli bolzanini Fabio e Marco Bazzana. Questi i dettagli del meccanismo di Second Food Life. “E’ molto semplice – spiegano i creatori – . Gli esercenti che aderiscono mettono a disposizione, a fine giornata, delle bag con vari prodotti rimasti invenduti e che, altrimenti, finirebbero facilmente nel bidone. Sull’applicazione che ciascuno può scaricare queste bag vengono messe in offerta a prezzi di recupero costo quindi estremamente vantaggiosi. L’utente può controllare ogni minuto tutte le offerte disponibili sul territorio, prenotare la propria bag, pagarla e poi andarla a ritirare in negozio. Un affare per entrambi e un’abitudine eticamente di grande valore. Impediamo che questo cibo vada sprecato contrastando il carovita (sempre pesante nella nostra città)”.
Un’idea che nasce dalla pratica quotidiana di Bazzana nella gestione del chiosco in via Perathoner Nr. 20. “Abbiamo aderito a Too Good To Go mesi fa e abbiamo constatato che si tratta di una soluzione eticamente positiva e richiesta dai clienti. Il tutto, però, può funzionare meglio in una dimensione che permetta un rapporto molto più diretto tra il gestore della piattaforma, gli esercenti e gli utenti. Per calibrare meglio le offerte e valorizzare anche il prodotto locale. Magari con iniziative nuove ed innovative”.
L’applicazione è già disponibile e funzionante per tutti i modelli di smartphone ma le ambizioni sono alte. “L’obiettivo – continua Bazzana – è arrivare a cento attività economiche sul portale allargando la zona delle offerte a tutto il territorio regionale e anche oltre”. Trattative sono in corso anche con la grande distribuzione. “Coinvolgere i supermercati può rappresentare un plus significativo per tutti. Sono player fondamentali in queste dinamiche. L’interesse è alto e stiamo dialogando proficuamente. Potremmo pensare anche a qualche iniziativa per la ristorazione che ci permetterebbe di differenziarci da Too Good To Go. Non solo, intendiamo anche inserirci nei progetti di recupero sociale del cibo già in atto da parte delle organizzazioni benefiche. Sono tutte linee di lavoro che permetterebbero a Secondo Food Life di essere capillare e presente a più livelli sul territorio. E’ la nostra direzione di lavoro e sviluppo”.
Immagine di apertura: I fratelli Bazzana (Foto Confesercenti BZ)