«Diario delle vacanze in montagna», la serie che racconta l’Alto Adige ai più piccoli
Esperienze avvincenti raccontate nelle tre lingue dell’Alto Adige e ambientate nel magico mondo delle Dolomiti: è questo il volto della nuova serie estiva di Rai Yoyo “Diario delle vacanze in montagna” realizzato da Rai Ragazzi in collaborazione con la Direzione Formazione e Cultura ladina e l’Ufficio relazioni pubbliche della Provincia. Per l’assessore alla scuola e cultura ladina Daniel Alfreider far conoscere meglio realtà multilinguistiche come la nostra rappresenta un valore aggiunto fondamentale: “Accanto alla bellezza delle Dolomiti è importante anche comunicare il valore di una specialità linguistica unica”.
“Diario delle vacanze in montagna” è la versione estiva della serie “Diario di casa”, ma in questa sua nuova forma la trasmissione propone informazioni e curiosità scientifiche sulla cultura ladina, sul trilinguismo che caratterizza le Valli ladine e sul mondo delle Dolomiti. Il programma, ideato e condotto da Armando Traverso, si svilupperà in 12 puntate in onda dal lunedì al sabato alle 18.30 a partire da lunedì 19 luglio su Rai Yoyo (le puntate ambientate in Trentino sono partite il 12 luglio). Nel corso delle puntate, bambini e famiglie andranno alla scoperta della natura e delle tradizioni locali imparando tutto sulle api, arrampicando in parete, seminando direttamente dalla seggiovia, facendo rafting sul torrente, cavalcando e passeggiando. Il tutto si svolgerà in compagnia di un ricco parterre di esperti – guide alpine, geologi, biologi, botanici – pronti a rispondere a qualsiasi domanda e a dare indicazioni utili a vivere la montagna in modo adeguato e responsabile. Non mancheranno poi i video mandati dai bambini a casa, le strampalate incursioni dei pupazzi e i consigli dei consueti esperti del programma. “Si tratta di un format che ci consente di trasmettere messaggi e valori di grande importanza in una lingua semplice e in modo giocoso. L’esperienza comune è al centro del concetto della trasmissione. In particolare, si presterà attenzione al valore del multilinguismo che permea le valli ladine” spiega Traverso.