Sezione alimentari Assoimprenditori, manodopera e imballaggi le sfide per il 2024
Si è tenuta nei giorni scorsi l’assemblea annuale della Sezione Alimentari di Assoimprenditori, che raccoglie 39 imprese altoatesine con un totale di 4.000 collaboratori e collaboratrici. Il 2023 è stato un anno impegnativo segnato dall’aumento dei prezzi dell’energia dovuto alla guerra in Ucraina, dall’inflazione elevata e dagli effetti della crisi climatica sulla produzione di numerosi prodotti alimentari.
“Con queste sfide ci dovremo misurare ancora e ad esse se ne aggiungono altre, tra cui la carenza di manodopera specializzata, la direttiva europea sugli imballaggi e l’instabilità geopolitica”, afferma il Presidente della Sezione Alimentari di Assoimprenditori, Alexander Rieper (A. Rieper SPA).
“Le nostre imprese sono attive a livello internazionale: l’innovazione continua è decisiva per continuare ad avere successo sui mercati globali – ha sottolineato Rieper –. La collaborazione con la Libera Università di Bolzano, con lo European Digital Innovation Hub presso il NOI Techpark e con la scuola professionale nonché il Centro di sperimentazione di Laimburg è molto importante in questo senso”.
Con l’università, in particolare, negli ultimi anni è stato possibile attuare due progetti fortemente orientati al futuro come l’introduzione dell’International Master in Food Sciences for Innovation and Authenticity, al quale quest’anno si sono iscritti 54 studenti e studentesse, e il Dottorato internazionale in Food Engineering and Biotechnology.
Di innovazione hanno parlato anche Barbara e Thomas Siebenförcher presentando l’attività della loro azienda familiare che attualmente è guidata dalla terza generazione. Sul tema sostenibilità e in particolare sulla misurazione e certificazione dell’impronta di carbonio ha relazionato Andreas Karner, Senior Consultant della società di consulenza austriaca Conplusultra.
“In questa fase il tema tocca le nostre aziende associate in modo particolare – ha concluso Rieper –. I cambiamenti sociali in atto, i nuovi obiettivi internazionali per il clima, i diversi regolamenti e programmi fissati dalla politica, gli effetti del cambiamento climatico sulle nostre produzioni e sui nostri modelli di business sono tutti fattori di cui le nostre imprese devono tenere conto. Dobbiamo affrontare queste sfide attraverso l’innovazione e gli investimenti. Ma sarà decisivo anche definire – a livello locale, nazionale ed europeo – un contesto economico che miri a rafforzare la competitività globale delle nostre imprese”.