Il silomais sfida i cambiamenti climatici: il centro Laimburg testa le nuove varietà

In Alto Adige vengono coltivati solo poco meno di 1.700 ettari di mais da trinciato (silomais), la maggior parte dei quali in Val Pusteria, Val d’Isarco e Alta Val D’Isarco, fino a circa 1.100 m di altitudine. Poiché il terreno deve essere arato meccanicamente, i terreni non possono essere eccessivamente pendenti e nelle zone montuose questo può risultare una problematica. Per questo motivo la disponibilità dei terreni è uno dei limiti principali per la coltivazione del silomais, nonostante questa coltura sia di semplice gestione e raggiunga rese elevate. Tuttavia, essendo un’eccellente fonte di energia, è particolarmente apprezzato per l’alimentazione del bestiame.

Già dal 1976, le attività di ricerca scientifica del Centro di Sperimentazione Laimburg nell’ambito dell’agricoltura montana comprendono le prove varietali di mais da trinciato. L’obiettivo è trovare le varietà più adatte alle diverse condizioni climatiche locali. Il gruppo di lavoro Foraggicoltura ha presentato i risultati delle prove e l’elenco delle varietà consigliate alle parti interessate in due giornate tecniche sul campo il 6 e 7 settembre scorso a Teodone, Valdaora, Gudon e Montechiaro. “Le prove varietali per il mais da trinciato sono molto importanti, perché le varietà disponibili sul mercato sono allevate in condizioni climatiche diverse rispetto all’Alto Adige. Le varietà disponibili sul mercato devono quindi essere testate per verificarne l’idoneità alla coltivazione nella nostra zona”, ha spiegato Anna Rottensteiner del gruppo di lavoro Foraggicoltura.

Il 2022 è stato un anno molto speciale. Le condizioni climatiche, con un’estate molto calda e secca, hanno portato a una maturazione molto precoce del mais da trinciato e il periodo del raccolto verrà anticipato probabilmente di una settimana o dieci giorni. “In vista dei cambiamenti climatici, è particolarmente importante affidarsi alle varietà giuste. L’esecuzione regolare di prove varietali ci permette di adattare gradualmente in base alle condizioni climatiche mutevoli la gamma di varietà raccomandate”, afferma Giovanni Peratoner, responsabile del settore Agricoltura Montana al Centro Laimburg.

Non tutto il silomais è uguale 

Attualmente, il Centro di Sperimentazione Laimburg sta testando 38 diverse varietà di mais da trinciato nei campi sperimentali a diverse altitudini presso Teodone, Valdaora, Gudon e Montechiaro. Si tratta sia di varietà disponibili da tempo sul mercato, sia di varietà che sono state aggiunte recentemente al registro varietale e potrebbero essere interessanti per la coltivazione in Alto Adige. La metodologia di ricerca segue standard qualitativi predefiniti: ogni varietà viene coltivata in parcelle, seguite da diverse repliche di prova per varietà. Le ricercatrici e i ricercatori effettuano rilievi statistici su resa in sostanza secca, qualità nutrizionale per il bestiame, contenuto di amido e resa energetica, per ottenere risultati affidabili e rilevanti per la pratica agricola locale. Sulla base di questi risultati, il gruppo di lavoro Foraggicoltura pubblica ogni anno un elenco di varietà raccomandate per i diversi siti dell’Alto Adige, che viene accolta dai commercianti locali di sementi. La ricerca scientifica del Centro di Sperimentazione Laimburg fornisce così risultati concreti per la pratica agricola.

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