Slush’D a Bolzano. Per la prima volta in Italia l'elogio alla follia che viene dal freddo

Innovazione. La prima italiana di “Slush D” si terrà a Bolzano il 3 settembre ed è una buonissima notizia. Ma cos’è Slush’D? E’ una delle numerose “versioni” di “Slush” la più importante manifestazione al mondo dedicata alle startup. Un evento che ha fatto epoca. L’edizione principale, la madre di tutti gli Slush’D, si svolge nel mese di novembre a Helsinki dal 2008, anno in cui i visitatori paganti furono poco più di 200. Un risultato discreto calcolando il budget a disposizione, circa 45.000 euro e che gli oratori erano pagati in birra. A quindici anni di distanza, nel 2023, l’evento ha registrato il “tutto esaurito” i visitatori sono stati 13.000 mentre il budget ha toccato i 10 milioni di euro. Dal 2008 a oggi è cambiato tutto tranne lo spirito, incarnato perfettamente nella scelta del nome: Slush.

Dalla birra gratis al volo del “Nerd Bird”

Slush è la definizione di un tipo di neve, il peggiore, quella fanghiglia mista ad acqua che caratterizza il mese di novembre in Finlandia, un periodo in cui quasi tutti vorrebbero vivere da un’altra parte. Questo, però, invece di scoraggiare gli organizzatori, quasi tutti studenti, li ha spinti a sfidare, il meteo, la fanghiglia e persino il buio. Hanno deciso, non nonostante, ma proprio per quello, di organizzare nella capitale finlandese, nel mese di novembre, un evento che potesse aiutare a cambiare il mondo, a partire da quello dell’innovazione.

La prima edizione venne organizzata al Kulttuuritehdas Korjaamo, un centro culturale ospitato nel vecchio deposito dei tram nella periferia nord della capitale finlandese. Come detto, i relatori vennero ricompensati con una fornitura gratuita di birra e fu proprio l’esaurimento delle scorte della bevanda al luppolo a dare il maggiore impulso all’evento: se la birra era finita era stato un successo. Ora si poteva pensare di organizzare un’altra edizione di Slush.
L’anno successivo i partecipanti furono cinquecento, due anni dopo 1500, ma l’anno di svolta fu il 2013 quando intervennero all’evento Toomas Hendrik Ilves (ex presidente dell’Estonia), John Riccitiello (CEO di Electronic Arts) e Niklas Zennström (fondatore di Skype) ma, soprattutto, i media internazionali si accorsero di Slush, a partire dal New York Times e dal Wall Street Journal.
I numeri del successo imposero un cambio di sede e dall’anno successivo, Slush si è trasferito all’Helsinki Expo and Convention Center. Nel 2016 Slush, in collaborazione con Finnair, ha persino organizzato un volo di linea diretto da San Francisco a Helsinki per trasportare le “star” della Silicon Valley direttamente nella capitale finlandese. L’aereo è stato soprannominato “Nerd bird” ed è ancora utilizzato per i voli di linea.

Da allora, migliaia di “Nerd” attendevano impazienti il nuovo “Slush” è così è nata l’idea di organizzare eventi simili in tutto il mondo, Bolzano compresa. Nonostante il successo planetario, Slush è ancora di proprietà della Startup Foundation, un’organizzazione no-profit e la maggior parte dei profitti realizzati continuano a finire nelle casse della fondazione stessa.  Anche la  gestione è rimasta nelle mani di studenti ed ex laureati che organizzano l’evento grazie a oltre 1500 volontari. Ora tocca a Bolzano, e in occasione dell’edizione altoatesina di Slush’D, l’organizzazione finlandese ci ha tenuto a celebrare l’evento:  “Lo portiamo in Italia per la prima volta e siamo super entusiasti di annunciare il primo Bolzano Slush’D. La nostra missione è quella di promuovere l’innovazione e lo spirito imprenditoriale tra i principali attori dell’ecosistema locale, nazionale e internazionale. Il nostro principio guida è Oltre i confini: raggiungere nuove vette nell’ecosistema delle startup italiane”.

(ma.bo)

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