Sociale, formazione per 1.300 persone
Aumenta il fabbisogno formativo nel settore sociale: oltre 1.300 posti nel triennio 2020-2022. Questo quanto stabilito dal piano provinciale approvato in giunta. C’è bisogno soprattutto di figure professionali come operatori socioassistenziali (OSA), degli operatori sociosanitari(OSS) e degli educatori al lavoro. La definizione da parte della Giunta del fabbisogno del personale per il triennio 2020-2022 si basa sulla necessità di fornire un indirizzo chiaro alle strutture formative provinciali affinché possano organizzare per tempo i loro piani dell’offerta formativa. Il piano tiene conto inoltre di vari aspetti tra i quali la previsione di un sensibile aumento nei prossimi anni del fabbisogno di personale qualificato nel settore del sociale. Nella stesura del piano si è tenuto conto anche del fatto che circa l’85% del personale in questo settore è femminile, e che vi sono quindi numerose interruzioni lavorative legate, ad esempio, a maternità o all’accudimento dei figli. Vi è inoltre una notevole mobilità professionale. Sulla base di queste considerazioni c’è quindi bisogno di un numero più elevato di persone qualificate per poter sostituire il personale che si trova in aspettativa o lascia il servizio.
Le indicazioni del piano sono quindi indirizzate in primo luogo alle scuole provinciali per le professioni sociali, nello specifico la Scuola Hannah Arendt, per quanto riguarda gli operatori di lingua tedesca e la Scuola Levinas, per quelli di lingua italiana, nonché alla Libera Università di Bolzano per i relativi corsi di laurea. Oltre alle sedi di Bolzano, Merano e Bressanone si punta ad offrire corsi anche a Brunico e Silandro. In particolare il piano prevede, per ogni figura professionale, un fabbisogno annuo di 200 operatori socioassistenziali nel triennio 2020-2022 (600), di 140 operatori sociosanitari (420 complessivamente), di 15 educatori al lavoro (45 nel triennio), di 30 assistenti sociali (90) e di 35 educatori sociali (105) e di 15 operatori laureati in scienze sociali (45). In totale, dunque, si tratta di 1.305 persone. Questi dati sono stati stabiliti in base all’attività svolta da un apposito gruppo di lavoro composto da rappresentanti pubblici e privati del servizio sociale locale, del settore della formazione, del Consorzio dei Comuni e delle rappresentanze professionali.