Solland Silicon, proroga di 60 giorni per la cassa integrazione
Dopo l’ordinanza d’urgenza firmata ieri (25 luglio) dal presidente Arno Kompatscher che ha portato alla fase due la procedura di spegnimento degli impianti della Solland Silicon di Sinigo, questa volta il confronto si è spostato sul fronte occupazionale. Oggi pomeriggio (26 luglio), infatti, vi è stato un vertice fra le organizzazioni sindacali e la Provincia, rappresentata inizialmente anche dal presidente Kompatscher, il quale ha voluto dimostrare la propria «vicinanza ai lavoratori dopo aver provato a seguire davvero tutte le strade per cercare di dare un futuro allo stabilimento».
Quindi, l’assessora Martha Stocker e il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, hanno discusso con i sindacati le possibili soluzioni legate al futuro dei 97 dipendenti attualmente occupati presso lo stabilimento. Al termine della riunione, l’assessora Stocker ha annunciato che «la Provincia chiederà all’INPS la proroga della cassa integrazione per i prossimi 60 giorni». Come noto, nei giorni scorsi era andata deserta anche la terza asta fallimentare per l’acquisto della Solland Silicon di Sinigo, costringendo la Provincia, responsabile per quanto riguarda la sicurezza e la tutela della salute di lavoratori e residenti, a chiedere di portare l’attività dello stabilimento al livello minimo.
Intanto il sindaco di Merano Paul Rösch ha dichiarato di aver appreso con piacere della decisione adottata dal governo provinciale in merito al futuro della Solland Silicon. Ieri il Landeshauptmann Kompatscher ha infatti annunciato di voler avviare la seconda fase di spegnimento dell’impianto. Entro sessanta giorni la Provincia intende esprimersi in merito alla chiusura definitiva della fabbrica.
«Ho subìto recentemente anche duri attacchi da parte della SVP perché ho voluto chiarire fin da principio la mia posizione personale in merito alla questione Solland – ha fatto osservare il sindaco Rösch. – Mi fa molto piacere notare come il buon senso pare ora avere la meglio: insieme potremo pensare a come far rinascere quest’area. Prima di intraprendere ulteriori passi, è però necessario che la Provincia percorra fino in fondo la strada imboccata».
Il sindaco ha poi rinnovato la sua proposta di bonificare il terreno di Sinigo e di insediarvi una nuova zona produttiva. «Serve un progetto di più ampio respiro e a lunga scadenza in grado di garantire alla popolazione posti di lavoro sicuri. L’obiettivo dev’essere quello di attrarre imprese innovative e solide la cui attività sia più compatibile con le caratteristiche della città di Merano», ha detto il primo cittadino. «Mi sta molto a cuore anche il coinvolgimento della cittadinanza di Sinigo – ha sottolineato Rösch -Ascolteremo e terremo in debita considerazione le proposte e le idee formulate dalla popolazione locale. In fin dei conti sono le/gli abitanti di Sinigo a vivere nelle immediate vicinanze di quest’area. Non siamo in grado e non vogliamo tornare indietro nel tempo, ma possiamo costruire insieme il nostro futuro».