Statale del Brennero, a Campodazzo barriere paramassi e tunnel anti frane
E’ probabilmente uno dei cantieri più importanti dell’Alto Adige. Oggi i massimi vertici provinciali hanno fatto il punto sull’andamento dei lavori nel cantiere della galleria paramassi a nord di Campodazzo, sulla Statale del Brennero, un intervento prioritario nella lista delle opere pubbliche della Provincia. «Alla luce della situazione a rischio sul piano geologico, si trattava di decidere rapidamente gli interventi di messa in sicurezza e garantire i necessari finanziamenti – ha detto il presidente Arno Kompatscher ricordando che la strada del Brennero – l’asse nord-sud più importante, dovrebbe essere sempre percorribile senza problemi».
I lavori a nord di Campodazzo riguardano una nuova galleria artificiale e il consolidamento del versante roccioso. Eseguiti sulla base di una perizia geologica e sotto la supervisione della Ripartizione provinciale Infrastrutture, servono a rendere più scorrevole ma principalmente più sicura la strada per pendolari, operatori economici, turisti, per il trasporto pubblico e per i ciclisti. I lavori corrispondono al 2° lotto di un complesso di interventi di messa in sicurezza che interessano un tratto di strada di 3,5 km fra Campodazzo e Ponte Gardena. Il lotto prevede la realizzazione di una galleria paramassi lunga circa 440 m. (ne mancano ancora 60). Gli altri 820 m. dell’intervento si sviluppano fuori terra, principalmente a nord della galleria artificiale. A nord del portale del tunnel, in corrispondenza del versante roccioso, è prevista la realizzazione di un vallo paramassi. Ogni corsia è larga 3,75 m., prevista anche una banchina laterale asfaltata di circa 50 cm. Anche la pista ciclabile lungo l’Isarco è interessata dai lavori ed è stata deviata. Le opere sono eseguite da un raggruppamento di imprese con la Oberosler capogruppo in associazione con Gregorbau e Bitumisarco. La galleria sarà ultimata entro l’anno. Per l’installazione degli impianti elettrici, illuminazione e segnali di emergenza, è incaricata la ditta Obrist. I costi complessivi corrispondono a circa 12 milioni di euro.