Stelvio, roadmap per la nuova gestione

Il disegno di legge per la nuova struttura e gestione del Parco nazionale dello Stelvio è attualmente all’esame giuridico del’Ufficio affari legali della Provincia, e potrebbe essere approvato dalla Giunta provinciale prima della pausa estiva. Dovrebbe, quindi, essere trasmesso alla Commissione legislativa competente e, se tutto procede al meglio, passare all’esame del Consiglio provinciale ed essere approvato entro il 2017. Parallelamente, seguendo le nuove linee guida, dovranno essere rielaborati il piano e il regolamento, che risalgono al 2005. Questa la roadmap che l’assessore Theiner ha prospettato ai rappresentanti dei Comuni venostani dell’area del parco e ai responsabili delle amministrazioni dei beni d’uso, convenuti a un tavolo ieri (mercoledì 7 giugno), presso la sede della Comunità comprensoriale a Silandro.

Theiner ha sottolineato che «assieme possiamo creare la cornice all’interno della quale costruire un modello di gestione sostenibile nelle Alpi che per essere di successo deve essere intesa quale opportunità ed elemento di arricchimento da parte della popolazione interessata». Le linee guida per il piano e il regolamento per la gestione del Parco nazionale dello Stelvio erano state approvate nel gennaio 2017 dal comitato di coordinamento e indirizzo del Parco. Nel comitato sono rappresentati Stato, Regione Lombardia, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, enti locali e associazioni ambientaliste. «Il piano del parco – ha spiegato il direttore di Dipartimento Florian Zerzer – si struttura in quattro parti», La prima comprenderà la mappatura dell’intera area per quanto riguarda sia gli elementi del paesaggio che della struttura socio-economica, mentre la seconda, si riferisce alla pianificazione strategica che,  come ha specificato Richard Theiner, «vedrà il coinvolgimento dei Comuni, della popolazione e dei gruppi di interesse».

«La terza parte – ha aggiunto il direttore dell’Ufficio provinciale Parco nazionale dello Stelvio, Hanspeter Gunsch – è riferita alla revisione delle quattro zone di suddivisione secondo il grado delle norme di tutela, in considerazione del fatto che l’approvazione del piano parco attuale non aveva incontrato la piena soddisfazione della popolazione locale, in particolar modo dei contadini». La quarta parte del piano è riservata al regolamento con l’indicazione della attività ammesse secondo gli obiettivi strategici del parco.

 

Ti potrebbe interessare