Subappalti, la CNA lancia lo sportello edilizia per micro e piccole imprese
Le micro e piccole imprese dell’edilizia necessitano maggiore formazione sui subappalti sia nei lavori pubblici sia nei lavori privati. La CNA-SHV mette a disposizione lo Sportello Edilizia per affiancare le aziende nella sottoscrizione di contratti chiari che le mettano al riparo da brutte sorprese e imprevisti. È quanto emerso dalla serata informativa “Il corretto rapporto di subappalto. Il contratto sicuro nell’edilizia”, organizzata ieri sera (15 aprile 2019) dalla CNA-SHV Edilizia.
“Quello dei subappalti – ha introdotto i lavori Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV – è un nodo cruciale per le PMI. I rapporti contrattuali con i committenti pubblici e privati all’inizio sembrano solidi, dopo però nascono i problemi alla prima contestazione che non trovano soluzione negli accordi sottoscritti. CNA-SHV mette a disposizione lo Sportello Edilizia per affiancare le PMI nella stesura e nella sottoscrizione di contratti di appalto e subappalto, soprattutto con aziende di grandi dimensioni, che contemplino varie casistiche ed evitino brutte sorprese, mancati pagamenti, cause, sanzioni. La semplice stretta di mano non basta più”.
Marco Scrinzi, responsabile della CNA-SHV Edilizia, ha illustrato le novità: “Abbiamo avuto modo di verificare che molte piccole aziende non sono correttamente informate sul subappalto. Il punto debole nei lavori privati, ad esempio le ristrutturazioni di edifici e appartamenti, è il coinvolgimento di lavoratori autonomi in cantiere senza formalizzare contratti dettagliati. Il codice civile dedica solo due articoli al subappalto, da qui la necessità di prevenire i problemi con contratti molto definiti con i committenti e con eventuali autonomi coinvolti nei lavori”.
Diversa la situazione nei lavori pubblici: “La normativa europea, nazionale e provinciale è dettagliata, ma cambia frequentemente – ha detto Scrinzi -. Adesso sta entrando in vigore il decreto Sblocca cantieri che alza la soglia massima dei subappalti dal 30 al 50% del totale die lavori. In mancanza di suddivisione in lotti, che agevolerebbe la partecipazione diretta delle PMI alle gare, il subappalto è l’unica chance di partecipare a grandi lavori. Occorre, però, che la Provincia di Bolzano individui uno strumento efficace, spendibile con le banche, per applicare il pagamento diretto dei subappaltatori in caso di mancato pagamento da parte della ditta appaltante. Al momento, il rapporto giuridico e contabile è tra appaltatore e subappaltatore, l’ente pubblico committente può pagare il subappaltatore ma non risulta in nessun atto da esibire in banca per l’anticipo delle fatture. Infine è da valutare sempre con attenzione, in caso di subappalto, le responsabilità sulla sicurezza sul lavoro, ad esempio facendo redigere un Piano operativo per la sicurezza anche ad eventuali lavoratori autonomi”.