Svp: i numeri della disfatta (e una sorpresa tricolore)
Elezioni Alto Adige 2023. Nelle elezioni provinciali del 22 ottobre, l’Svp ha ottenuto 97.092 voti sprofondando oltre la soglia psicologica dei 100.000 voti e del 35% dei consensi, fermandosi al 34,5%. Complessivamente, ha perso 22.000 voti rispetto a cinque anni fa, ne aveva ottenuti 119.109, e 34.000 rispetto a dieci anni fa quando ne aveva ottenuti 131.000. Questo ci dicono i numeri complessivi, ma approfondendo l’analisi, si scovano altri dati interessanti che mostrano l’entità del crollo di quello che era il partito di raccolta dei sudtirolesi.
Le preferenze
Il presidente Kompatscher si è dichiarato soddisfatto del suo risultato personale, ma varrebbe la pena ricordare che alla sua prima candidatura, nel 2013, aveva ottenuto 81.000 preferenze, cinque anni dopo si sono ridotte a 68.000 ora a 58.000.
Probabilmente, il Landeshauptmann si è sollevato il morale paragonando il suo risultato con quello dell’Obmann Philipp Achammer che ha dimezzato le preferenze passando da 33.000 a 16.000, quasi doppiato da Hubert Messner che ne ha ottenute 30.000.
Anche nella sua Vandoies, Achammer ha più che dimezzato le preferenze passando da 487 a 235.
Sempre a Vandoies, l’Svp ha perso 13 punti percentuali fermandosi al 31,2%, sommando i voti di Stf (25,4%) Anderlan (12,8%) e Freiheitlichen (5,1%), la destra tedesca raggiunge il 43,3% dei voti.
Nel comprensorio della Val Venosta, l’Svp ha perso oltre quindici punti percentuali (dal 50,9 al 35,5%) facendosi raggiungere dalla destra tedesca che, complessivamente, ha ottenuto il 35% (Stf 20,1%, Anderlan 8,4% Freiheitlichen 6,5%). A Malles, cittadina nota per il referendum e lo scontro sull’utilizzo dei pesticidi, l‘Svp ha perso quasi il 20% rispetto a cinque anni fa, passando dal 52,3% al 32,4%.
Se non perde a destra perde a sinistra
Nei Comuni ladini, l’Svp viaggiava sopra al 60% (60,6%) ma nelle elezioni del 22 ottobre si è dovuta accontentare del 47,5% mentre i Verdi hanno triplicato i consensi diventando il secondo partito passando dal 3,7% al 9,6%.
In particolare, a Ortisei l’Svp è passata dal 46,7% al 31% mentre i Verdi sono passati dal 7,3 al 20,3%.
Salvata dagli italiani?
A sorpresa, l’Svp ha limitato i danni nelle città a “maggioranza italiana” grazie all’astensionismo ma anche al sostegno di una discreta fetta di elettorato italiano. A Bolzano, l’Svp ha perso solo lo 0,2% dei voti (da 16,6 a 16,4%) e Kompatscher è risultato il candidato con il maggior numero di preferenze), a Bronzolo ha perso lo 0,8%, (da 28% al 27,2), a Laives è addirittura cresciuta passando dal 17,9 al 18,5% mentre a Vadena, in totale controtendenza, l’Svp è cresciuta di oltre il 10% passando dal 23,4% al 34%, diventando il primo partito in città superando la Lega.