Terna prevede di investire 950 milioni di euro in dieci anni in Trentino-Alto Adige
Energia. Quasi un miliardo di euro in dieci anni allo scopo di favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili, migliorare il livello di efficienza, resilienza e sostenibilità del sistema elettrico attraverso l’incremento della magliatura e dell’affidabilità della rete esistente. Questo il Piano di Sviluppo 2023 della rete elettrica nazionale di Terna che prevede un impegno di oltre 950 milioni di euro in Trentino Alto Adige per i prossimi 10 anni e attesta la regione al secondo posto per investimenti nel Nord Italia. Per quel che riguarda l’Alto Adige, si prevede un nuovo collegamento tra Vandoies e Brunico e tra Laion e Corvara.
Il primo progetto, attualmente in iter autorizzativo presso la Provincia Autonoma di Bolzano, prevede un nuovo elettrodotto in cavo interrato lungo circa 23 km, il cui tracciato seguirà principalmente il fondo valle del Fiume Rienza lungo la viabilità principale, la SS 49 «della Pusteria». La linea servirà a collegare la nuova Stazione Elettrica di Terna a Vandoies, in prossimità della Cabina primaria del distributore locale, all’esistente Cabina Primaria di Brunico. La Stazione, realizzata in tecnologia blindata compatta con ridotto consumo di suolo, è stata progettata per integrarsi con il paesaggio montano in cui si inserisce. L’intervento consentirà di aumentare la magliatura della rete locale e di incrementare la resilienza dell’infrastruttura ai fenomeni naturali tipici delle aree di alta quota.
Il secondo intervento è stato autorizzato a fine 2022 dalla Provincia Autonoma di Bolzano e prevede un nuovo collegamento in cavo interrato di circa 23 Km tra Laion e Corvara. Il tracciato, che seguirà per gran parte la viabilità ordinaria, interesserà anche i Comuni di Ortisei, Castelrotto, Santa Cristina, Selva di Valgardena. La nuova linea consentirà di ampliare la magliatura della rete locale aumentando la resilienza e l’efficienza del servizio di trasmissione dell’energia.
Inoltre, è previsto un ampio piano di razionalizzazione della rete elettrica in Val d’Isarco. Il progetto, attualmente in iter autorizzativo presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, consentirà di rafforzare e migliorare l’efficienza e la sostenibilità della rete elettrica regionale, potenziando l’alimentazione della direttrice ferroviaria lungo l’asse del Brennero, grazie anche alla realizzazione di 190 km di nuove linee, oltre un terzo delle quali ‘invisibile’ perché interrato. Le opere di Terna permetteranno di demolire circa 260 km di elettrodotti aerei e 900 tralicci, liberando complessivamente oltre 600 ettari di territorio a beneficio dell’ambiente e delle comunità locali.
L’intervento di razionalizzazione e sviluppo della rete elettrica in Val d’Isarco è frutto di un proficuo percorso di progettazione partecipata con gli enti, le amministrazioni locali e la cittadinanza, e fa seguito al Protocollo d’intesa siglato dalla società con la Provincia Autonoma di Bolzano e da RFI, per individuare le migliori soluzioni tecniche, localizzative e realizzative del piano di riassetto infrastrutturale. La progettazione dell’opera è una delle più ampie e complesse mai realizzate per un singolo intervento. La vastità delle aree interessate, la maggior parte delle quali localizzata in zone di alta montagna, ha richiesto studi ambientali articolati e approfonditi che hanno consentito di finalizzare un progetto di notevole importanza nel pieno rispetto del territorio, in un’ottica di sviluppo sempre più sostenibile della rete elettrica.