"TexTEre": la coabitazione culturale e linguistica in mostra a Bolzano
Bolzano. Dal 15 novembre al 29 novembre 2024, il capoluogo altoatesino ospiterà la mostra “Tex<T>Ere”, esito del progetto laboratoriale Galleria delle lingue, progetto ideato dal sociologo Adel Jabbar. Il progetto, giunto alla sua terza edizione curata da Giusi Campisi e Adel Jabbar, esplora le dinamiche sociali della convivenza culturale e linguistica, coinvolgendo sei artiste e designer residenti in Alto Adige: Daria Akimenko, Alejandra Deaza Silva, Lea Lausch, Jasmin Soraruf, Biljana Stefanoska e Martina Stuflesser.
L’esposizione “Tex<T>Ere” – il cui titolo gioca sulle radici latine della parola texere (“tessere” o “intrecciare”) e il termine “text” (testo) – si concentra sul legame tra tessuto e linguaggio. Le opere esposte, realizzate durante il percorso, sono dislocate in tre diverse sedi a Bolzano: Espace La Stanza, il foyer del Teatro Cristallo e l’atrio del Filmclub Capitol.
La mostra “Tex<T>Ere” è promossa dall’Associazione ART APS con Il sostegno dell’Ufficio bilinguismo e lingue straniere della Provincia autonoma di Bolzano e la collaborazione della Biblioteca delle Culture del Mondo, del Teatro Cristallo e del Filmclub Cinema Capitol.
La mostra è dislocata in tre sedi diverse
Espace La Stanza ospita le opere di tutte le artiste, Nello spazio di Espace La Stanza, tutte le artiste coinvolte presentano opere che riflettono il tema centrale della mostra, ciascuna con un approccio unico e personale. Daria Akimenko esplora il concetto di lingua madre attraverso opere che trasformano la memoria e l’infanzia in mappe immaginarie e intime, dove il tessuto diventa metafora di un’identità complessa e stratificata. Alejandra Deaza Silva, con la sua scultura tessile accompagnata da un audio, invita a riflettere sul concetto di sovrastruttura culturale, mettendo in luce come le identità si trasformino nel contatto con lingue e culture diverse. Biljana Stefanoska utilizza materiali tessili di origine sia animale che vegetale per intrecciare una narrazione che indaga la resistenza e la trasformazione personale attraverso il linguaggio. Martina Stuflesser presenta due lavori preesistenti, in cui i tessuti ricamati testimoniano la memoria delle donne dimenticate, e il femminicidio. Jasmin Soraruf, invece, propone opere mixed media che esplorano l’assenza e l’incompletezza come elementi costitutivi della nostra esperienza linguistica e culturale.
Nel foyer del Teatro Cristallo, l’opera di Lea Lausch si presenta come un grande arazzo collettivo, aperto alla partecipazione del pubblico, invitato a contribuire aggiungendo nuovi segni e forme al tessuto.
Nell’atrio del Filmclub Capitol, sei “stendardi” realizzati dalle artiste sono ispirati a film che trattano di relazioni interculturali e migrazioni, trasformando il cinema in uno specchio delle complessità della coabitazione culturale.
Programma degli eventi:
15 novembre, ore 20 – Presentazione del progetto con le artiste e il team curatoriale. Concerto con Ilaria Iaquinta (soprano) e Giacomo Serra (pianoforte) presso Kulturheim Gries, via Fago 45/c.
18 novembre, ore 18 – Vernissage presso Espace La Stanza, via Orazio 34a.
26 novembre, ore 18 – Conversazione e musica “TEX<T>ERE: connessioni linguistiche” presso il Teatro Cristallo, via Dalmazia 30.
29 novembre, ore 18 – Finissage presso Espace La Stanza, via Orazio 34a.