Thinkinside chiude un round d'investimento da un milione di euro
La geolocalizzazione indoor di Thinkinside è un’impresa da 1 milione di euro. La scaleup specializzata in servizi di tracciamento indoor ha finalizzato un importante round di investimento – appunto da un milione – rilasciato da Add Value e il Fondo Rilancio Startup di CDP Venture Capital Sgr. L’azienda, cresciuta per un lungo periodo all’interno dell’incubatore startup di NOI Techpark a Bolzano (vincendo, tra l’altro, la prima edizione del programma d’accelerazione UniCredit Launch Pad) e che presenta una base operativa in Trentino, offre analitiche e servizi geolocalizzati in tempo reale a partire dal dato di posizionamento di oggetti e persone in spazi indoor. Nata nel 2015 a Trento come spinoff dell’azienda U-Hopper, Thinkinside mira adesso ad ampliare il team di lavoro oltre gli attuali 12 addetti, di consolidare la presenza sui mercati esteri e sviluppare nuove progettualità nella grande distribuzione, ma anche in ambito sanitario. Si potranno ad esempio mappare le attrezzature mediche all’interno degli ospedali, ma anche gli spostamenti dei pazienti più fragili, ad esempio le persone affette da Alzheimer.
«Le nostre analisi end-to-end – spiega Iacopo Carreras, fondatore e amministratore delegato di Thinkinside – permettono di intraprendere diverse attività di monitoraggio, controllo, allarme ed engagement. Facciamo software, per cui siamo in grado di offrire i nostri servizi integrandoci con diverse tipologie di hardware, secondo i bisogni del cliente».
Numerosi anche i campi di applicazione: dalle industrie al sistema sanitario passando per la grande distribuzione. Proprio in quest’ultimo ambito nel 2020 Thinkinside, arrivando terza nella graduatoria di merito, si è aggiudicata un contributo per l’implementazione di idee innovative capaci di rispondere all’emergenza sanitaria. «Partendo dalla necessità di evitare gli assembramenti – continua Carreras – abbiamo sviluppato una speciale versione del nostro sistema di tracciamento destinata ai supermercati che permettesse di capire quante persone ci fossero all’interno del negozio e in quali reparti fossero concentrate, in modo da controllare la densità degli ingressi e ripartire i flussi attraverso appositi semafori. In ambito industriale, abbiamo invece ideato un nuovo servizio ai fini del tracciamento della catena dei contagi. Le nostre analitiche, in caso di positività di un lavoratore, erano in grado di indicare per esempio quanto e per quanto tempo il caso positivo era stato vicino ai colleghi durante il turno, identificando in maniera rapida tutti i contatti a rischio».
Le potenzialità del sistema, però, non si fermano qui. Nei supermercati e grandi store, Thinkinside analizza il comportamento dei clienti in negozio. A partire dal tracciamento di carrelli e cestelli della spesa, si può capire dove la persona sosta, quali reparti visita e addirittura – integrando il tracciato percorso con lo scontrino – che cosa alla fine sceglie di comprare e che cosa no. Capacità che in ambito industriale vengono invece impiegate per tracciare ordini e strumenti di lavoro come i muletti o i pallet, ma anche per recuperare più velocemente eventuali semilavorati smarriti o stoccati in modo disordinato, andando a migliorare così il processo produttivo. In fabbrica, il monitoraggio tramite geolocalizzazione serve quindi a ottimizzare la produzione, ma anche a tutelare i lavoratori, segnalando per esempio tempestivamente quando una persona si avvicina troppo a un carrello in movimento o a un macchinario acceso e potenzialmente pericoloso.
E alla tutela della salute, in questo caso delle persone con fragilità, guardano anche le applicazioni di Thinkinside in ambito sanitario. La localizzazione degli oggetti, il cosiddetto “asset tracking”, permette infatti di mappare le attrezzature ospedaliere mobili – come ecografi e respiratori – ma anche di verificare dove si trova un paziente con il morbo di Alzheimer e innescare notifiche o allarmi automatici.