Ucraina, l'Alto Adige apre le sue porte ai profughi: centro d'accoglienza in zona Fiera
L’Alto Adige apre le sue porte ai profughi ucraini. La giunta provinciale ha deciso di Istituire una task force per coordinare tutte le attività a livello provinciale in relazione allo stato di emergenza per i rifugiati dall’Ucraina, coordinata dall’assessora alle politiche sociali, Waltraud Deeg, e dall’assessore competente per la Protezione civile, Arnold Schuler. Questa task force istituirà a sua volta gruppi di lavoro. Intanto sono già arrivate 200 persone fuggite dalla guerra, si attende l’arrivo di altri 4.000 profughi. “La Giunta provinciale esprime la speranza e l’augurio che presto ci sia un’altra via d’uscita da questa situazione. Tuttavia, al momento non sembrano esservi alternative. Per il momento, possiamo solo sostenere coloro che cercano protezione e aiuto dall’Ucraina, prepararci bene e lavorare nella nostra realtà per evitare nel miglior modo possibile le conseguenze di questa crisi”, ha affermato il presidente Arno Kompatscher.
Una struttura in zona Fiera
“L’Agenzia per la protezione civile ha avviato la realizzazione di una struttura di prima accoglienza che entrerà in funzione nei prossimi giorni”, ha riferito l’assessore provinciale Schuler. Questa struttura di primo intervento avrà sede in un edificio antistante la Fiera di Bolzano di proprietà della STA, Strutture Trasporto Alto Adige SpA. Si tratta di una struttura spaziosa e luminosa e dispone di servizi igienici, letti di emergenza ed uno spazio verde. In questo centro di accoglienza, ha spiegato l’assessore provinciale Schuler, i profughi saranno assistiti da dipendenti della Ripartizione provinciale politiche sociali e dell’Agenzia per la Protezione civile, dell’Azienda sanitaria e della Questura, verranno effettuati tamponi per prevenire la diffusione del Coronavirus e le necessarie prestazioni sanitarie, bevande calde ed alcuni pasti, nonché il trasporto dei profughi ai centri di accoglienza (Centri di accoglienza straordinaria CAS).
Si cercano sistemazioni
Nella Ripartizione politiche sociali sono attualmente in corso i preparativi per identificare i locali idonei e gli eventuali lavori di adeguamento: “Si tratta di fornire ai rifugiati in arrivo un alloggio adatto alle famiglie, dopotutto ci aspettiamo che giungeranno principalmente donne con i loro figli. La prima struttura ad aprire giovedì è la Haus Henry a Lana, in grado di ospitare per 30 persone, alla quale seguiranno altre strutture. La grande disponibilità ad aiutare, espressa da numerosi privati, enti ed imprese, è molto positiva. Eventuali segnalazioni di immobili per strutture ricettive possono essere inviate alla Ripartizione politiche sociali (via mail a fluechtlinge.profughi@provinz.bz.it) o ai rispettivi Comuni.
“Attualmente la ricerca di una sistemazione adeguata è prioritaria. Tuttavia, all’interno dell’Amministrazione provinciale stiamo già lavorando su ulteriori possibili servizi di supporto, sia sotto forma di offerte di accompagnamento che di misure di natura finanziaria. Dopotutto, è anche importante pianificare a medio e lungo termine e offrire prospettive a donne e bambini”, sottolinea l’assessora alle politiche sociali. Siamo quindi in stretto contatto con le direzioni all’istruzione per poter integrare il più facilmente possibile i bambini rifugiati negli asili e nelle scuole.
L’appello è partito anche dal Comune di Bolzano, che invita chiunque abbia un alloggio libero a metterlo temporaneamente a disposizione a titolo gratuito quale iniziativa privata di aiuto e assistenza. Le disponibilità di alloggi o spazi privati per l’accoglienza vanno segnalate via mail all’indirizzo: support.ukraine@comune.bolzano.it support.ukraine@gemeinde.bozen.it
Sarà poi cura dell’associazione Soniashnyck (attiva sul territorio cittadino in azioni di sostegno e di aiuto concreto in favore della popolazione ucraina) contattare i singoli proprietari per garantire un rapido accesso dei profughi negli alloggi e negli spazi messi temporaneamente a disposizione a tale scopo.
Sostegno per 1,5 milioni
Inoltre, la Giunta provinciale incaricherà la Ripartizione mobilità di fornire ai rifugiati biglietti gratuiti per l’utilizzo dei mezzi pubblici per raggiungere le strutture sanitarie o assistenziali, un appartamento messo loro a disposizione, altre strutture di accoglienza o opportunità di alloggio.
La Giunta provinciale ha approvato oggi un prelievo di 1,5 milioni di euro dal fondo di riserva per finanziare queste misure urgenti. A causa della guerra in Ucraina, il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza fino alla fine dell’anno, con la necessità di garantire aiuti e sostegno alla popolazione ucraina in Italia. La Protezione civile a livello nazionale ha quindi ordinato di garantire l’accoglienza, il sostegno e l’assistenza ai profughi provenienti dall’Ucraina in base ad una suddivisione percentuale calcolata a livello nazionale.