«Un paese ci vuole», le buone pratiche di coinvolgimento delle comunità al centro della call di Pacini Editore
“Un paese ci vuole. Le aree interne e i progetti di comunità”. Questo il tema della nuova call nazionale con la quale vengono ricercate esperienze, sperimentazioni, processi e pratiche di coinvolgimento delle comunità. La call è promossa dalla collana editoriale New Fabric di Pacini Editore, confluita per l’occasione in un collettivo composto anche da alcuni e alcune partecipanti alle prime due edizioni. La creazione di questo gruppo di lavoro si inserisce nel percorso della collana, che riconosce nella riflessione collettiva uno dei punti di forza di un sistema editoriale non autoreferenziale, ma al contrario funzionale a intercettare idee, persone, processi, progetti e pratiche che restituiscano desideri e ricerca di bellezza in quello che succede in giro per l’Italia.
La call ricerca sul territorio nazionale racconti di esperienze, sperimentazioni, processi e pratiche di coinvolgimento delle comunità delle aree interne mediante il lavoro sugli spazi e sui legami di relazione che rigenerano borghi e territori lontani dai grandi centri urbani, ma nei quali si sperimentano nuovi modi di stare assieme e di vivere il territorio. Le aree interne italiane sono accomunate da fattori ricorrenti: assenza di servizi primari come scuole ed ospedali, rete internet inadeguata, scarse opportunità lavorative, invecchiamento della popolazione, spopolamento e abbandono. Territori che pagano il prezzo di una distanza geografica dai centri su cui negli ultimi decenni si sono concentrati i maggiori investimenti, aggravata dall’assenza di infrastrutture di collegamento. È la crisi delle grandi città ad interrompere questo maleficio: le condizioni lavorative prima e abitative poi, sempre più critiche, riportano l’attenzione sulla necessità di una qualità olistica della vita. Si consolida l’idea di “salute” intesa non solo come servizio (presenza di ospedali e presidi) ma come sommatoria di elementi complementari: paesaggio, qualità dell’aria, sostenibilità e bontà del cibo, vicinanza degli affetti stretti, ecc.
La call cerca racconti di esperienze in corso che, sotto la spinta della pubblicazione, possano entrare in contatto e diventare punto di partenza per la crescita e la diffusione di modelli simili, grazie anche alle possibili contaminazioni e agli scambi che potranno nascere e rafforzarsi. L’auspicio di questo racconto collettivo, naturalmente, è anche quello di generare un possibile impatto pubblico, che faciliti il lavoro virtuoso dei soggetti coinvolti sui sistemi territoriali e sociali di riferimento. Ai contributi si chiede di analizzare o di raccontare il proprio progetto o il processo innescato, che ha interessato in particolare un’area interna (nel senso sopra espresso), le azioni intraprese, i risultati ottenuti (o che si vogliono ottenere), i soggetti coinvolti e come questi sono stati motivati alla partecipazione, il valore pubblico riconosciuto a quella particolare esperienza e, infine, di mettere in evidenza quali dispositivi nelle aree interne stanno facendo la differenza.
La call PRiNT è rivolta a esperienze generative che si ritiene opportuno far circolare nel dibattito nazionale sulle politiche del cambiamento e dello sviluppo dei territori che siano fondate su fiducia e relazioni collaborative, quindi anche indipendenti dall’essere lavori accademici. Il testo della call con le condizioni di partecipazione è disponibile al sito della Pacini. Tutti gli interessati e tutte le interessate (persone singole, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni, enti pubblici, enti di ricerca) possono inviare una proposta di 3.000 battute (spazi inclusi) entro il 20/04/2021 all’indirizzo newfabric@pacinieditore.it.