Unibz, 180 milioni di euro dalla Provincia. Nei prossimi tre anni 60 docenti in più

Il finanziamento provinciale a favore della Libera Università di Bolzano comprende l’assegnazione annuale dei fondi dal bilancio provinciale nonché l’assegnazione in base all’Accordo di Milano (assunzione della Provincia del contributo statale annuo di 2,5 milioni ai costi di funzionamento dell’ateneo). Secondo la convenzione programmatico-finanziaria approvata oggi dalla Giunta, ha ricordato il presidente Arno Kompatscher, l’impegno della Provincia si concretizza in un finanziamento di 56 milioni di euro per l’anno in corso, ai quali se ne aggiungeranno 60 nel 2018 e 65 nel 2019, per un totale di circa 180 milioni di euro nel triennio. Gli stanziamenti annuali riguardano il budget di base, che finanzia i costi di gestione dell’amministrazione, i costi per il personale accademico e amministrativo, le spese per gli investimenti, per la didattica, la ricerca e il trasferimento del sapere scientifico.

Tra gli obiettivi dell’ateneo altoatesino nel triennio figurano la didattica di alto livello con la “missio” del trilinguismo equilibrato e l’internazionalità degli studenti, lo sviluppo della formazione degli insegnanti, l’intensificazione della collaborazione tra le Università dell’Euregio (Bolzano, Innsbruck e Trento) nella ricerca e nella mobilità di studenti e docenti, lo sviluppo dell’apprendimento permanente e di partnership internazionali. Uno specifico interesse sarà rivolto alla cooperazione con le imprese locali nella ricerca su base tecnologica, per favorire lo sviluppo economico del territorio, considerato che nel nuovo Parco tecnologico NOI si insedieranno i primi laboratori e infrastrutture di Unibz.

Parallelamente il programma fino al 2019 dell’ateneo prevede un potenziamento dell’organico del corpo docente passando da 114 a 180 posti complessivi, un incremento del numero degli studenti (attualmente 3.369), mentre quello dei ricercatori salirà di 160-200 unità. Nel triennio è previsto anche lo sviluppo di una Facoltà di elettronica/tecnologia per ampliare l’offerta dei corsi di studio e andare incontro alle esigenze del mercato del lavoro. Unibz vuole confermare il tasso occupazionale dei suoi studenti a un anno dalla laurea, che è dell’81% contro una media nazionale del 52,3%. Nella convenzione approvata oggi si guarda anche a una serie di centri di competenza: per il turismo e la mobilità a Brunico, per l’inclusione a Bressanone, per la sensorica a Bolzano in collaborazione con Eurac Research, oltre a un centro per la salute e tutela delle piante. La Provincia di Bolzano tuttavia, ha ricordato Kompatscher, «non può finanziare in maniera illimitata la crescita della Libera università di Bolzano: dopo il 2019 le risorse pubbliche non aumenteranno e Unibz dovrà impegnarsi ad acquisire fondi esterni di terzi, dall’UE ai privati, per i progetti di ricerca».

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