Unibz-Eurac, accordo di collaborazione. Così la ricerca si fa insieme
Con un accordo di cooperazione quinquennale, la Libera Università di Bolzano ed Eurac Research ampliano la loro collaborazione nei campi della ricerca, dell’insegnamento e dello sviluppo professionale dei ricercatori. L’accordo-quadro è stato firmato mercoledì 10 ottobre dai vertici della Libera Università di Bolzano e di Eurac Research. L’obiettivo dell’accordo è rafforzare l’Alto Adige come luogo deputato allo sviluppo della ricerca scientifica. Ciò sarà possibile grazie ad una collaborazione ancora più stretta tra i suoi due maggiori attori. I responsabili della Libera Università di Bolzano e di Eurac Research hanno deciso di avviare una cooperazione strategica e una condivisione graduale di competenze in sei aree tematiche: Management del settore pubblico, Ricerca linguistica, Gestione dell’ambiente alpino, Sviluppo regionale e turismo, Energie rinnovabili ed Efficienza energetica, Osservazione della Terra e Tecnologia dei sensori. In questi settori, in cui le attività e il know-how dei due istituti di ricerca si completano a vicenda, verrà intensificata la cooperazione sia per quanto riguarda la ricerca che l’insegnamento che lo sviluppo della carriera dei ricercatori.
«La Libera Università di Bolzano ed Eurac Research lavorano a stretto contatto da anni in molti settori della ricerca, per quanto riguarda i dottorati di ricerca e per servizi bibliotecari. Con questo nuovo accordo-quadro, intensificheremo la collaborazione per fare dell’Alto Adige – ancora di più, in un’ottica strategica – una terra che sostiene e promuove la ricerca. Saremo ora in grado di creare una rete più efficace tra i ricercatori di entrambe le istituzioni», dichiara la presidente di Unibz Ulrike Tappeiner. Tale collegamento in rete è promosso specificamente da un comitato di coordinamento strategico, di cui fanno parte rappresentanti degli organi direttivi di entrambe le istituzioni. La cooperazione nel campo della ricerca dovrebbe concretizzarsi in una rafforzata volontà di presentare progetti di ricerca comuni, nella creazione di piattaforme comuni o nell’utilizzo congiunto dei centri di competenza e delle piattaforme esistenti di Unibz e Eurac Research, nonché nella condivisione reciproca di infrastrutture e attrezzature. Grazie al nuovo accordo, anche i ricercatori di Eurac Research saranno sempre più coinvolti nei programmi di dottorato e nella ricerca a contratto di Unibz.
«Tale integrazione è certamente interessante per i ricercatori altamente qualificati dell’Eurac, in quanto consente loro di affermarsi nel loro campo anche a livello universitario», afferma il rettore, Paolo Lugli. Il presidente di Eurac Research, Roland Psenner, sottolinea che l’accordo renderà ancora più facile per le due istituzioni puntare sui rispettivi punti di forza: un aspetto particolarmente importante in un ambiente di ricerca giovane e relativamente piccolo come quello altoatesino. «Ciò che mi fa piacere è anche il fatto che la cooperazione esistente viene ora proseguita anche al più alto livello amministrativo», aggiunge Psenner.
Nello stesso spirito anche il pensiero del vicepresidente di Eurac, Massimo Tagliavini, professore della Facoltà di Facoltà di Scienze e Tecnologie, che descrive così il legame tra i due istituti di ricerca: «Questo accordo quadro tra Unibz ed Eurac, che già da tempo collaborano su alcuni fronti della ricerca e condividono importanti servizi, getta solide basi per un rafforzamento della cooperazione scientifica su tematiche di ricerca di grande impatto anche per la società altoatesina, per le quali è necessario disporre di una massa critica di “cervelli” e risorse». Dopo i primi cinque anni, l’accordo di cooperazione tra i due enti verrà tacitamente rinnovato per un periodo equivalente.