“Uno sguardo dal ponte”. Popolizio porta a Bolzano la New York “italiana” degli anni Cinquanta
Teatro. In “Uno sguardo dal ponte” (A View from the Bridge 1955) Arthur Miller mette in scena un’emblematica storia individuale all’interno di un classico “affresco sociale”. La vicenda prende le mosse da un fatto di cronaca realmente avvenuto per raccontarci la storia di Eddie Carbone, un portuale italo-americano travolto da un incontrollabile desiderio che lo stesso Miller ha descritto così: “E’ l’’orrore di una passione che nonostante sia contraria all’interesse dell’individuo che ne è dominato, nonostante ogni genere di avvertimento ch’egli riceve e nonostante ch’essa distrugga i suoi principi morali, continua ad ammantare il suo potere su di lui fino a distruggerlo”.
Eddie Carbone e la sua famiglia vivono nei bassifondi di New York, per la precisione a Red Hook, l’area che si affaccia sulla baia verso il mare del ponte di Brooklyn , uno “slum” che Miller ha definito “la gola di New York”. Un quartiere che ha nel proprio orizzonte il ponte sospeso che collega Brooklyn a Manhattan e la Statua della Libertà, ma che negli anni Cinquanta era poco più di un triste angolo di New York tra magazzini portuali e case fatiscenti. Il testo di Miller gioca proprio tra gli orizzonti dei protagonisti e la voce che proviene dalla “gola” di New York. Il tutto attraverso le parole di chi non sa, non desidera o non può esprimere pienamente i propri sentimenti.
Per Massimo Popolizio, che dirige e interpreta il testo di Miller tradotto da Masolino D’Amico “L’ineluttabilità del destino e di passioni dalle quali si può essere vinti e annientati è una ‘spinta’ o ‘necessità’ che penso possa avere ancora oggi un forte impatto teatrale. Tutta l’azione è un lungo flash-back: Eddie Carbone, il protagonista, entra in scena quando tutto il pubblico già sa che è morto. Per me è una magnifica occasione per mettere in scena un testo che assomiglia molto ad una sceneggiatura cinematografica, e che, come tale, ha bisogno di primi, secondi piani e campi lunghi. Alla luce di tutto il materiale che questo testo ha potuto generare dal 1955 (data della sua prima rappresentazione) ad oggi, cioè film, fotografie, serie televisive credo possa essere interessante e “divertente” una versione teatrale che tenga presente tutti questi ‘figli’. Una grande storia, raccontata come un film, ma a teatro. Con la recitazione che il teatro richiede, con i ritmi di una serie e con le musiche di un film”.
https://www.youtube.com/watch?v=k06aqscCT5Y
Stagione 2023-2024 del Teatro Stabile di Bolzano
Al Teatro Comunale di Bolzano dal 2 al 5 novembre 2023 (Giovedì ore 20.30, venerdì e sabato ore 19, domenica ore 16).
Uno sguardo dal ponte
di Arthur Miller
traduzione Masolino D’Amico
regia di Massimo Popolizio
con Massimo Popolizio, Valentina Sperlì, Michele Nani, Raffaele Esposito,
Lorenzo Grilli, Gaja Masciale, Felice Montervino,
Gabriele Brunelli, Adriano Exacoustos
scene Marco Rossi
costumi Gianluca Sbicca
luci Gianni Pollini
suono Alessandro Saviozzi
Produzione Compagnia Umberto Orsini, Teatro Di Roma / Teatro Nazionale, Emilia Romagna Teatro Ert / Teatro Nazionale
Immagine di apertura: Uno sguardo dal ponte di A.Miller. Lorenzo Grilli-Valentina Sperli’-Massimo Popolizio-Gaja Masciale
© Yasuko Kageyama