Vaccino, troppi «no vax» tra gli operatori sanitari: anticipati gli over 80

Procede a rilento in Alto Adige la campagna per la somministrazione del vaccino anti-Covid al personale sanitario. La Provincia è attualmente fanalino di coda a livello nazionale con solo il 29%, delle oltre 20.000 dosi ricevute, somministrato. La media italiana è del 72%. La grande ritrosia del personale medico e delle RSA altoatesine ha portato l’Asl a sperare, ad una settimana dal termine della campagna per la prima chiamata, di riuscire a vaccinare in totale almeno il 60% degli addetti ai lavori. Come denunciato dalla stessa Asl, sono stati molti i casi dove veniva effettuata la prenotazione ma poi non si presentava nessuno. Ora si spera di riuscire ad alzare i dati in questa ultima settimana.

Intanto, come dichiarato dall’assessore alla sanità Thomas Widmann, in accordo con Roma verranno anticipate le somministrazioni agli over 80 e ad altre categorie a rischio. Da sottolineare comunque come l’Alto Adige disponga delle dosi più abbondanti di vaccino in Italia, con circa 3818 dosi ogni 100.000 abitanti, più del doppio di molti altri territori.

 

Iscriviti al canale Telegram!  👉🏻  https://t.me/altoadigeinnovazione

Seguici su Facebook 👉🏻  https://www.facebook.com/altoadigeinnovazione

Seguici su Linkedin 👉🏻  https://www.linkedin.com/company/alto-adige-innovazione

 

Il vaccino Moderna

Nella notte intanto è giunto in Italia il primo carico di vaccini della casa farmaceutica Moderna. Poco dopo le 2 di notte, è arrivato al Brennero il furgone partito dal Belgio con destinazione Roma. Fino al valico il mezzo è stato accompagnato da guardie giurate, la scorta è poi passata al settimo reggimento carabinieri di Laives.

Ti potrebbe interessare