Val Senales e Val Martello, procedono i lavori per la protezione valanghe
Sicurezza. Questa la parola d’ordine del sopralluogo effettuato ieri sera (21 giugno) dall’assessore Arnold Schuler, accompagnato dal direttore di Dipartimento Klaus Unterweger e dal direttore dell’Agenzia per la protezione civile Rudolf Pollinger, in Val Senales e in Val Martello. La prima tappa è stata a Vernago, località della Val Senales minacciata dalla valanga Hochegg che già nel 1986 fu protagonista del distacco di una massa nevosa che arrivò sino al lago artificiale sottostante, provocando la chiusura della strada per quattro giorni. I tecnici dell’Ufficio sistemazione bacini montani ovest sono attualmente al lavoro in quota, ad un’altitudine compresa fra i 2.080 e i 2.300 metri, sulla zona d’innesco della valanga: in totale, grazie alla posa di ben 14 file di reti paravalanghe, con una lunghezza compresa tra i 36 e i 140 metri, sarà possibile mettere in sicurezza la zona di distacco della valanga. Il progetto era già stato avviato nel 2014, sino ad ora sono state montate 5 file di reti, e altre due seguiranno durante quest’anno. I costi previsti per questo intervento ammontano a circa 250mila euro, comprendente anche la manutenzione della teleferica.
La seconda tappa del sopralluogo, invece, ha avuto come destinazione la Val Martello, e in particolare la valanga Eberhöfer. Da secoli la slavina rappresenta una minaccia per la zona abitata, e il distacco di valanghe dalla Parete Bianca non sono una novità per l’abitato di Martello, che nel 2001 è stato praticamente sommerso dalla neve precipitata a valle. Le successiva analisi hanno confermato l’elevata pericolosità, mettendo in risalto la necessità di intervenire urgentemente con misure adeguate. Anche in questo caso l’investimento previsto ammonta a 250mila euro, e i lavori prevedono la realizzazione di un argine di contenimento lungo 220 metri e la posa di reti antivalanghe nella zona di distacco. Gli interventi sono coordinati sempre dall’Ufficio sistemazione bacini montani ovest dell’Agenzia per la protezione civile, attualmente è in fase di costruzione la decima fila di reti, ma le operazioni sono piuttosto complicate tanto da rendere necessario l’utilizzo dell’elicottere per il trasporto dei materiali di costruzione e delle reti paravalanghe.
«In un territorio particolare come l’Alto Adige – sottolinea Schuler – è fondamentale investire con continuità nella sicurezza. Ogni intervento presenta delle caratteristiche specifiche che lo rendono più o meno complesso, ma in entrambi i casi stiamo riuscendo a coniugare le necessità di sicurezza della popolazione con l’aspetto ecologico e paesaggistico. Per questo desidero ringraziare principalmente coloro che lavorano quotidianamente nei due cantieri di Martello e Vernago, e che devono farlo in condizioni spesso estreme».