«Verde», la Val Venosta scommette su ricerca e sviluppo per sostenere l’economia locale
Un’iniziativa per potenziare il settore alimentare e le imprese creative in Val Venosta. È questo l’obbiettivo che si prefigge il progetto “VERDE – Venosta Research & Development” supportato dal comune di Silandro in collaborazione con la Provincia e l’Ufficio per l’integrazione Europea. Il focus del progetto è quello di creare uno spazio per la ricerca e lo sviluppo delle competenze base già presenti a livello locale, quali processi di trasformazione alimentare e la produzione creativa, in modo da incentivare il potenziamento e la diversificazione della realtà economica della valle. Secondo la curatrice del progetto Ghali Egger, la ricerca e lo sviluppo coinvolgeranno direttamente imprese e società locali per rafforzare la competitività dell’economia, attrarre lavoratori qualificati e creare posti di lavoro di alto livello. Lo sviluppo di VERDE potrà contare su un budget di quasi 360.000 euro messo a disposizioni dalle varie istituzioni.
Il progetto, in particolare, prevede l’acquisto di arredi e attrezzature per lo spazio di attivazione BASIS Vinschgau Venosta, situato sull’areale della caserma Drusus ormai in disuso. Dall’inizio del progetto a marzo 2021 sono stati già resi operativi due gruppi di lavoro: il gruppo per la “Tecnologia agricola e alimentare” che attraverso la CCA – Culinary Craft Academy si occupa dei processi di lavorazione e trasformazione alimentare, e il gruppo “Imprese creative” che grazie al CES – Creative Education Studio si focalizza sulla produzione creativa attraverso i media.
“Il Creative Education Studio mi sta particolarmente a cuore, perché la creatività fino a non molto tempo fa era prerogativa esclusivamente umana, non sostituibile dalle macchine, oggi invece essa può contare su straordinarie tecnologie che ne potenziano le possibilità espressive. Queste risorse non dovrebbero essere disponibili solo ai pochi dotati di mezzi finanziari, ma per quanto possibile a tutti coloro che desiderino realizzare le loro idee e visioni. Tramite il CES siamo in grado di fornire degli spazi in cui l’innovazione sia qualcosa di concreto e allo stesso tempo uguaglianza, sostenibilità e cooperazione diventino realtà vissute”, spiega Paul Kofler, coordinatore tecnico del team BASIS e membro del gruppo di lavoro “Imprese creative”. L’obiettivo del gruppo di lavoro “Imprese creative” sarà poi anche quello di facilitare lo scambio di know-how fra artisti locali e internazionali, i quali avranno la possibilità di soggiornare in loco per un certo periodo di tempo e allo stesso tempo utilizzare i mezzi messi a disposizione dal CES.
“Trovo un progetto come questo estremamente importante, perché il mondo della tecnologia e del multimediale, in rapida e costante evoluzione, deve essere sempre inseguito, per mantenere il territorio al passo con i tempi. Questo nuovo spazio, con tutte le attrezzature, che metteremo a disposizione, permetterà a giovani e vecchi, esperti e inesperti di lavorare sul campo con strumenti di livello mediamente alto. Ciò non sarebbe altrimenti possibile per un singolo, senza un budget sufficiente. Mi sarebbe piaciuto, da giovane artista, alle prime armi, poter disporre di un tale spazio, con un tale team e know-how – spiega Gulliver Klauser, designer e creativo 3D -. Il mondo intorno a noi è già immerso in queste realtà, più di quanto immaginiamo; nuove conquiste in questi campi “multimediali” arriveranno, prima o poi, anche da noi: che si tratti di apprendimento interattivo sul posto di lavoro attraverso dispositivi AR o di workshop potenziati con la VR da casa, alla fine i cambiamenti ci saranno. L’importante è insegnare alla società come usare queste tecnologie consapevolmente e umanamente, accettandole fin da subito”
“La cultura non si è mai fermata, anche prima dell’avvento della digitalizzazione. Ovunque oggi, in tutto il mondo, fioriscono nuove imprese e sperimentazioni nello spazio digitale. Attraverso il progetto VERDE stiamo creando un ambiente fertile per promuovere la musica contemporanea, anche digitale e l’educazione culturale per tutti i cittadini qui in Alto Adige. Sono entusiasta all’idea di tutti i progetti che potranno realizzarsi nel prossimo futuro e non vedo l’ora di contribuire all’espansione dell’offerta culturale in Alto Adige e soprattutto, in Val Venosta”, conclude Max Calanducci, musicista, docente di strumento e promotore musicale.
Axel Baruscotti