Venezia sopravviverà nel prossimo secolo? Un nuovo studio evidenzia il rischio

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“Gli scenari delineati suggeriscono che è necessario intraprendere prima possibile degli aggiornamenti alla pianificazione territoriale e ai piani di rischio da parte dei decisori politici e degli enti locali, con azioni concrete per proteggere Venezia e la sua laguna. Solo attraverso una gestione responsabile e consapevole, sarà possibile preservare la città, la sua popolazione e un patrimonio culturale unico al mondo dalle conseguenze dell’innalzamento del livello del mare atteso nei prossimi decenni” . Queste le parole di Marco Anzidei, primo autore dello studio e ricercatore dell’Ingv, a commento dello studio multidisciplinare Multi-Temporal Relative Sea Level Rise Scenarios up to 2150 for the Venice Lagoon (Italy) condotto dai  ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in collaborazione con Enti italiani e stranieri, recentemente pubblicato sulla rivista scientifica ‘Remote Sensing.
Come sottolineato da Ingv: “I risultati dello studio ipotizzano scenari critici per l’intera laguna e il MoSE, attualmente progettato per proteggere Venezia dalle acque alte fino a un’altezza di 3 metri di differenza tra il mare aperto e la laguna e un livello medio del mare di 60 cm nel 2100, potrebbe essere superato dal mare verso la fine di questo secolo”.
In particolare: “le analisi hanno permesso di proiettare i livelli del mare attesi per la Laguna di Venezia fino al 2150, fornendo anche mappe dettagliate dei possibili scenari di inondazione per il 2050, il 2100 e il 2150, in assenza di sistemi di protezione della laguna da livelli del mare più alti di oggi. I risultati dello studio indiano che nel peggiore dei casi il livello del mare del 2150 potrebbe aumentare fino a 3,47 metri sopra il riferimento della stazione mareografica di Punta della Salute, situata nel Canale della Giudecca, in caso di eventi estremi di alta marea, simili a quelli avvenuti nel 1966 e più recentemente nel 2019. Il territorio potenzialmente sommerso entro il 2150, inoltre, raggiungerebbe i 139 km², con un’estensione che potrebbe arrivare a 226 km² (pari al 64% dell’area investigata) in caso di queste acque alte eccezionali.

I dati evidenziano che senza ulteriori interventi specifici Venezia sarà maggiormente esposta a fenomeni di inondazione, con un impatto significativo sulla popolazione e sul patrimonio storico”, hanno sottolineato Tommaso Alberti e Daniele Trippanera, ricercatori dell’INGV.

Immagine di apertura: Finestra su Venezia (Foto Venti3)

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