Storie di lealtà e correttezza nello sport, WeFairPlay premia i giovani del concorso sullo storytelling

Bolzano. “Nello sport vincere è importante, ma ci sono valori che vengono prima” così ha spiegato Valter Vezzù, neopresidente del Gs Excelsior, lo spirito del progetto WeFairPlay, che giunge quest’anno alla terza edizione. L’iniziativa assegna sei premi ad altrettante storie di sport e di vita, a persone e associazioni che con i loro gesti e iniziative si sono distinte come esempi di correttezza, inclusione e solidarietà. Durante la conferenza stampa che si è svolta ieri (12.09.2024) presso il Liceo delle Scienze Sociali in via Roen a Bolzano  è stata illustrato l’evento di premiazione di WeFairPlay 2024, che si svolgerà venerdì 4 ottobre alle ore 18 all’area eventi H1 della Fiera di Bolzano (ingresso libero, prenotazione online richiesta dal sito wefairplay.org).

Nel corso della conferenza sono stati anche annunciati i vincitori del concorso sullo storytelling “Racconta una storia di fair play – Erzähle eine Fair Play Geschichte” rivolto agli studenti e alle studentesse dalle classi prime alle quarte delle scuole superiori, che hanno partecipato in gruppo o individualmente, raccontando un’iniziativa di correttezza sportiva sotto forma di testo scritto, clip audio, canzone o video, in lingua italiana, tedesca o ladina.

Tre i premi assegnati dalla giuria, che ha tenuto conto non solo dello stile e dell’abilità narrativa, ma anche dell’originalità delle storie proposte dai giovani. Rut Kerschbamer del Liceo delle Scienze Sociali di Bolzano è stata premiata per la sua storia di fair play nel calcio ed ha saputo coinvolgere il lettore con domande dirette, chiedendo se sarebbe disposto a subire un autogol per compensare un gol ottenuto in modo scorretto. Anche Giole Dedja dell’Istituto Galilei di Bolzano ha trattato il tema del fair play nel mondo calcistico: in questo caso, la storia è quella di Mattia Martinelli, giovane portiere dell’Eracle Calcio (Como), che durante una partita ha comunicato all’arbitro di aver subito un gol di cui nessuno si era accorto. Dedja ha raccontato la sua storia in forma di breve copione teatrale, offrendo un’interpretazione inedita ed emozionante della storia. Infine, Ximena Meraner del Liceo delle Scienze Sociali di Merano è stata premiata per la sua scelta stilistica: una narrazione in rima in lingua inglese con un testo arricchito di musicalità e ritmo. I tre lavori sono stati premiati con un buono acquisto da 500 euro ciascuno.
Oltre al concorso sullo storytelling, WeFairPlay ha avviato, da quest’autunno, un’ulteriore iniziativa con le scuole. “Quest’anno la nostra attenzione si è focalizzata in particolare su un nuovo progetto teatrale che partirà in autunno e diventerà parte stabile del Festival WeFairPlay: ogni anno infatti proporremo alle scuole e alla cittadinanza uno spettacolo teatrale portato in scena da attori professionisti, che affronterà di volta in volta tematiche legate ai valori dello sport e del fair play” ha anticipato il presidente Valter Vezzù,

WeFairPlay, la cerimonia di premiazione in ottobre

Dopo il successo delle edizioni precedenti, nel corso dell’ultimo anno il progetto WeFairPlay ha raccolto e raccontato, attraverso la piattaforma wefairplay.org, decine di storie di fair play locali, nazionali e internazionali, molte segnalate direttamente da cittadini e associazioni sportive. Durante la cerimonia ufficiale del 4 ottobre verranno assegnati sei premi: due per il miglior gesto di fair play (uno per l’Alto Adige e uno assoluto), due per l’iniziativa di solidarietà e inclusione più lodevole, sempre in ambito locale e assoluto, e un premio gioventù, oltre a un riconoscimento speciale assegnato dall’Excelsior.

Durante la conferenza è stato svelato il nome dell’ospite d’onore di quest’anno, che sarà Alessandra Campedelli. Negli ultimi anni la campionessa si è distinta per il suo impegno a utilizzare la pallavolo come strumento di inclusione e cambiamento. Dopo aver guidato la Nazionale italiana di pallavolo femminile sorde, ha allenato la squadra femminile dell’Iran e ora quella del Pakistan, dove lavora per dare opportunità a ragazze che affrontano sfide quotidiane dentro e fuori dal campo. La sua passione e il suo impegno sono rivolti a creare un ambiente in cui lo sport possa diventare un agente di trasformazione sociale e culturale, offrendo possibilità a chi, altrimenti, potrebbe non avere nemmeno la forza di sognare.
Mentre ancora c’è il top secret sulle persone premiate, si ricorda che a decretare i vincitori e vincitrici c’è una giuria di eccezione, composta da grandi nomi dello sport e del giornalismo altoatesino e non solo: Claudia Schuler, Antonella Bellutti, Tania Cagnotto, Martin Pavlu, Manuela Mölgg, Christian Lanthaler, Damiano Tommasi, Stefano Bizzotto, Alberto Faustini, Andreas Vieider e Manuela Vontavon.

Il progetto WeFairPlay nasce da un’iniziativa dell’associazione sportiva dilettantistica Gs Excelsior – nota per il suo impegno in favore dell’inclusione sociale attraverso lo sport – in partnership con la Provincia autonoma di Bolzano. L’obiettivo è quello di promuovere la cultura del fair play dando visibilità e riconoscimento a esempi virtuosi di solidarietà e rispetto.

Immagine in apertura: Giole Dedja, studente premiato con Massimo Antonino (GS Excelsior) , Rut Kerschbamer, studentessa premiata, Valter Vezzù, Presidente GS Excelsior

 

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